I risultati al 31 dicembre 2016
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Alberto Bombassei, ha approvato i risultati del Gruppo al 31 dicembre 2016. I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo ammontano a € 2.279,1 milioni, in aumento del 9,9% rispetto al 2015. A parità di cambi e di perimetro di consolidamento, escludendo l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. - consolidata dal 1° maggio 2016 - e quello di Sabelt S.p.A. e di Belt & Buckle S.r.o. - cedute nel corso del 2015 - il fatturato del Gruppo risulta in crescita del 10,2%. Anche nel corso del 2016 il maggiore contributo alla crescita è giunto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso l'esercizio in aumento del 12,3% rispetto al 2015 (+9,3% a parità di perimetro).
Incrementi significativi si sono registrati anche nel settore delle applicazioni per veicoli commerciali (+8,4%) e per motociclette (+5,8%). Il settore delle competizioni risulta in calo del 10,1% per effetto del deconsolidamento di Sabelt S.p.A. e di Belt & Buckle S.r.o.; a parità di perimetro il settore registra un incremento del 4,6%. A livello geografico, la crescita ha riguardato tutte le aree in cui il Gruppo opera ad eccezione del Sudamerica, che risulta ancora in calo. La Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo, con il 23,2% delle vendite, ha registrato un incremento del 9,7% rispetto al 2015; il Regno Unito è in progresso del 12,4%, l’Italia del 3,6% e la Francia del 3,1%. Il Nord America (Usa, Messico e Canada), primo mercato per Brembo con il 28,0% delle vendite, ha segnato un incremento del 5,9%, mentre il Sud America (Argentina e Brasile) ha registrato una variazione negativa del 10,4%.
Si segnala che nel solo quarto trimestre del 2016 l’area sudamericana ha registrato un +23,8%, che lascia intravvedere i primi segnali di una possibile inversione di tendenza dopo molti anni di calo in quest’area. Molto bene i principali mercati asiatici, con la Cina che cresce del 67,9%, anche grazie all’inclusone della neo-acquisita Asimco Meilian Braking Systems con decorrenza 1° maggio 2016 (a parità di perimetro di consolidamento i ricavi in Cina segnano un +29,7%).
Bene anche l’India, in crescita del 7,6% e il Giappone, che cresce del 12,4%. Nel corso del 2016 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.458,8 milioni, pari al 64,0% delle vendite, percentualmente in calo rispetto al 65,9% dell’anno precedente. I costi per il personale sono pari a € 387,6 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 17,0%, in lieve calo rispetto all’anno precedente (quando era il 17,2% dei ricavi). I collaboratori in forza al 31 dicembre 2016 sono 9.042, ossia 1.175 in più rispetto all’anno precedente (7.867 persone); tale incremento riflette l’espansione della capacità produttiva realizzata a livello mondiale dal Gruppo, nonché l’incremento di perimetro legato all’acquisizione di Asimco Meilian Braking Systems (che aggiunge 660 collaboratori al numero totale di Brembo).
Il margine operativo lordo del 2016 ammonta a € 443,7 milioni, ossia il 19,5% dei ricavi, e si confronta con € 359,9 milioni del 2015 (17,4% dei ricavi).
Il margine operativo netto è pari a € 327,5 milioni (14,4% dei ricavi) e si confronta con € 251,3 milioni (12,1% dei ricavi) del 2015; la voce ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni cresce del 7,0% a € 116,3 milioni. Gli oneri finanziari netti dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ammontano a € 15,4 milioni (€ 7,8 milioni nel 2015) e sono composti da differenze cambio nette negative per € 5,5 milioni (€ 4,6 milioni positive nel 2015) e da oneri finanziari netti per € 9,9 milioni (€ 12,4 milioni l’anno precedente). Il risultato prima delle imposte chiude con un utile di € 312,2 milioni, che si confronta con € 243,5 milioni dell’anno precedente. La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste dalla normativa vigente, risulta pari a € 69,2 milioni, con un tax rate del 22,2%, rispetto ai € 57,7 milioni del 2015 (tax rate 23,7%). L’utile netto del periodo è di € 240,6 milioni, in crescita del 30,8% rispetto all’anno precedente, quando si attestò a € 184,0 milioni. L’indebitamento netto al 31 dicembre 2016 è pari a € 195,7 milioni, in peggioramento di € 35,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 per via dei significativi investimenti (€ 260,7 milioni netti) realizzati nel corso dell’anno.