Effetti dell’applicazione del nuovo IFRS 16
Si ricorda che, a partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha adottato il nuovo principio IFRS 16 con metodo retrospettico modificato (opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di “scarso valore” e a breve termine). I dati del primo semestre 2019 includono i seguenti impatti derivanti dall’introduzione del nuovo principio contabile:
- storno costi di noleggio per € 10,9 milioni;
- incremento ammortamenti per € 9,6 milioni;
- incremento oneri finanziari per € 2,5 milioni;
- incremento Capitale netto investito per € 181,9 milioni;
- incremento Posizione finanziaria netta per € 182,8 milioni.
I risultati del primo semestre 2019
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, presieduto dall’Ing. Alberto Bombassei, ha esaminato ed approvato i risultati semestrali del Gruppo al 30 giugno 2019.
I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo nel primo semestre 2019 ammontano a € 1.323,8 milioni, in calo dell’1,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. A perimetro costante, il fatturato è in calo dello 0,7%.
Si segnala che a partire dal 30 giugno 2019, Brembo ha deciso di cessare la propria attività industriale nell’impianto di Buenos Aires, cui seguirà la liquidazione della società Brembo Argentina S.A. La decisione di Brembo è legata all’impossibilità di dare impulso a nuovi progetti a causa del forte calo del mercato automotive argentino e alle sue poco rassicuranti prospettive di ripresa, da cui consegue la decisione da parte dei principali produttori locali di rinunciare a progetti industriali e all’uscita di nuovi modelli.
In applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5 sono stati pertanto stornati i ricavi e i costi della società argentina del primo semestre 2019. Il risultato negativo dell’attività operativa ordinaria dell’azienda al 30 giugno 2019, nonché la stima dei costi connessi alla dismissione, sono stati riclassificati nella voce di conto economico “Risultato derivante da attività operative cessate” e ammontano a € 6,8 milioni.
Passando ad analizzare i settori di attività in cui il Gruppo opera, si evidenzia come, a parte il segmento auto, la cui diminuzione (-3,8%) è legata ai pesanti cali generalizzati delle vendite di veicoli (le immatricolazioni a livello mondiale sono calate del 6,6% nel primo semestre 2019), tutti gli altri settori sono in crescita. Le applicazioni per motocicli, infatti, segnano un +5,4%, quelle per veicoli commerciali un +8,7% ed infine le competizioni chiudono a +7,7% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.
A livello geografico, le vendite sono in calo del 4,6% in Italia, del 13,6% in Germania, mentre sono in crescita del 5,3% in Francia e dell’1,0% nel Regno Unito.
Per quanto riguarda il continente asiatico, l’India continua a crescere e segna un +18,2%, la Cina è sostanzialmente linea (-0,5%) nonostante il forte calo del mercato di riferimento, il Giappone è in flessione del 7,6%.
Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 6,7%, mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) chiude in calo del 26,8%, principalmente per effetto della riclassifica della società argentina: a parità di perimetro il calo si ridurrebbe al 7,1%.
Nel primo semestre 2019 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 823,8 milioni, con un’incidenza del 62,2% sui ricavi, in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 63,6% dei ricavi.
I costi per il personale ammontano a € 235,3 milioni, con un’incidenza del 17,8% sui ricavi, e si confrontano con € 236,1 milioni (17,6% dei ricavi) del primo semestre 2018. I dipendenti in forza al 30 giugno 2019 sono 10.579, in calo di 55 persone rispetto al 31 dicembre 2018 (totale dipendenti 10.634) e in aumento di 195 rispetto al 30 giugno 2018 (totale dipendenti 10.384). 3/9
Il margine operativo lordo (EBITDA) del semestre ammonta a € 270,6 milioni (20,4% dei ricavi), in incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16, il margine operativo lordo sarebbe pari a € 259,7 milioni (19,6% dei ricavi).
Gli ammortamenti del periodo in esame incrementano del 30,3% per effetto dei significativi investimenti effettuati nei periodi precedenti, e si attestano a € 96,1 milioni (€ 86,5 milioni al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16).
Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 174,5 milioni (13,2% dei ricavi), in calo del 6,3% rispetto al primo semestre 2018. Al netto dell’effetto del già citato principio contabile IFRS 16, il margine operativo netto sarebbe pari a € 173,2 milioni (13,1% dei ricavi).
Gli oneri finanziari netti ammontano nel semestre a € 6,7 milioni (€ 5,6 milioni al 30 giugno 2018); tale voce è composta da oneri finanziari per € 7,7 milioni (€ 4,4 milioni nel primo semestre 2018) e da differenze cambio nette positive per € 1,0 milioni (€ 1,2 milioni negative nell’analogo periodo dell’anno precedente). Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16, gli oneri finanziari netti ammonterebbero a € 4,2 milioni.
Il risultato prima delle imposte ammonta a € 167,9 milioni (12,7% dei ricavi) e si confronta con € 180,6 milioni del primo semestre 2018.
La stima delle imposte, calcolata in base alle aliquote previste dalla normativa vigente, è pari a € 37,0 milioni (€ 39,0 milioni nel primo semestre 2018), con un tax rate del 22,0% (21,6% lo stesso periodo dell’anno precedente).
Dopo aver dedotto la voce “Risultato derivante da attività operative cessate” per € 6,8 milioni (relativa al risultato di Brembo Argentina S.A. come descritto sopra), il semestre chiude con un utile netto di € 123,4 milioni, in calo dell’11,9%, rispetto a € 140,1 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 si attesta a € 434,5 milioni; a parità di principi contabili applicati sarebbero € 251,7 milioni, in calo di € 11,4 milioni rispetto al 30 giugno 2018.
Prevedibile evoluzione della gestione
In un contesto di importanti contrazioni dei volumi su tutti i mercati automotive in cui il Gruppo opera, Brembo ritiene di chiudere l’esercizio con volumi in leggero calo rispetto all’anno precedente, mantenendo tuttavia una redditività in linea con il 2018.