SUPERBIKE

04/08/2015

 Brembo e l’asse angloitalonipponico del Mondiale Superbike


        
I sistemi frenanti Brembo dominatori indiscussi nelle derivate di serie

Quest'anno per vincere nel Mondiale Superbike servono una moto giapponese, un pilota del Regno Unito e freni italiani. Lo dimostrano i primi 10 appuntamenti del Mondiale già in archivio: su 20 gare disputate 15 sono infatti state vinte dalle Kawasaki. Alle moto nipponiche sono sfuggiti 5 successi: 4 li ha ottenuti la Ducati con Chaz Davies e uno l'Aprilia con Leon Haslam. Oltre tutto la Kawasaki è riuscita a vincere 10 gare consecutive e ha realizzato 6 Superpole.

Chi invece non ha ancora fallito un appuntamento è il contingente  di piloti del Regno Unito, vincitore di tutte e 20 le gare corse nel 2015: in 12 occasioni a primeggiare è stato il nordirlandese Jonathan Rea, in 4 casi il gallese Davies, in 3 gare l'inglese Tom Sykes (compagno di squadra di Rea) e una volta l'inglese Leon Haslam (figlio del mitico Rocket Ron Haslam).      


 
 



Incredibile, considerando che nel Mondiale Superbike corrono a tempo pieno solo 6 piloti del Regno Unito.  Eppure, i 4 sopra citati occupano le prime 4 posizioni della classifica: il quinto, lo spagnolo Jordi Torres, è distanziato 73 punti da Haslam, 109 da Sykes, 122 da Davies e addirittura 266 punti da Rea.

Meglio ancora dei piloti britannici stanno andando i sistemi frenanti Brembo: 20 successi in altrettante gare del Mondiale e 58 podi sui 60 assegnati. Ad impedire l'en plein ci ha pensato il talentuoso olandese Michael Van Der Mark che nella gara di casa (Assen) ha strappato due terzi posti. Negli altri 9 appuntamenti iridati, invece, Brembo ha monopolizzato i podi di entrambe le gare: ci è riuscito con moto di quasi tutte le marche, da Kawasaki ad Aprilia, da Ducati a Suzuki, a dimostrazione di una superiorità di prodotto che si integra perfettamente con la ciclistica delle diverse Case.