I risultati del primo trimestre 2016
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, presieduto dall’Ing. Alberto Bombassei e riunitosi oggi presso lo stabilimento polacco di Dąbrowa Górnicza in occasione della cerimonia per la produzione del centomilionesimo disco, ha approvato i risultati trimestrali del Gruppo al 31 marzo 2016.
I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo, ammontano nel primo trimestre 2016 a € 563,6 milioni, in crescita del 9,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. A parità di cambi i ricavi aumentano del 10,5%.
Tutti i segmenti di mercato in cui il Gruppo opera hanno contribuito positivamente ai risultati del trimestre in analisi ad eccezione del settore delle corse, che risulta in calo del 21,4% per effetto del deconsolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o.; confrontando i due periodi in maniera omogenea si registra un incremento del 4,9%. Le applicazioni per auto sono in crescita del 12,4%, il settore dei veicoli commerciali del 23,8% e le motociclette del 6,3%.
A livello geografico, le vendite in Germania crescono dell’11,4%, nel Regno Unito del 24,0% e in Francia del 13,7%. L’Italia risulta in lieve calo (-2,6%). Il continente asiatico continua il suo trend positivo, con l’India che cresce del 9,0% (+15,6% a parità di cambi), la Cina del 13,9% (+16,8% a parità di cambi) e il Giappone del 39,9%. Bene anche il mercato nordamericano, con le vendite verso Stati Uniti, Messico e Canada che aumentano del 12,6% (+10,5% a parità di cambi), mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) è in ulteriore calo del 37,7% (-12,1% a parità di cambi), per il permanere della difficile situazione macroeconomica e di mercato.
Nel primo trimestre 2016 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 364,5 milioni, con un’incidenza del 64,7% sui ricavi, percentualmente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 66,2% dei ricavi, a € 340,3 milioni.
I costi per il personale ammontano a € 92,3 milioni, con un’incidenza del 16,4% sui ricavi, in calo di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dipendenti in forza al 31 marzo 2016 sono 8.080, ossia 159 collaboratori in più rispetto al primo trimestre 2015.
Il margine operativo lordo (EBITDA) del trimestre ammonta a € 109,7 milioni (19,5% dei ricavi), in incremento del 27,9% rispetto allo stesso trimestre del 2015.
Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 84,0 milioni (14,9% dei ricavi), in incremento del 42,2% rispetto al primo trimestre 2015.
Gli oneri finanziari netti ammontano nel trimestre a € 4,5 milioni (€ 0,04 milioni nel primo trimestre 2015); tale voce è composta da oneri finanziari per € 2,3 milioni (€ 3,5 milioni nel primo trimestre 2015) e da differenze cambio negative per € 2,2 milioni (€ 3,5 milioni positive il primo trimestre dell’anno precedente). Il risultato prima delle imposte ammonta a € 79,5 milioni (14,1% dei ricavi) e si confronta con € 59,0 milioni del primo trimestre 2015.
La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste dalla normativa vigente, è pari a € 19,0 milioni (€ 13,1 milioni nel primo trimestre 2015), con un tax rate del 23,9% rispetto al 22,1% dell’analogo periodo del 2015.
Il trimestre chiude con un utile netto di € 60,4 milioni, in aumento del 31,9%, rispetto a € 45,8 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.
L’indebitamento netto al 31 marzo 2016 si attesta a € 154,8 milioni, in diminuzione di € 100,4 milioni rispetto ai € 255,2 milioni del 31 marzo 2015 e di € 5,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2015.
Fatti significativi successivi alla chiusura del periodo
L’Assemblea degli Azionisti, riunitasi il 21 aprile scorso, ha approvato il Bilancio della Capogruppo Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2015 e la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,80 per ciascuna delle azioni in circolazione alla data dello stacco cedola. Il dividendo sarà messo in pagamento in data 25 maggio 2016 con stacco della cedola n. 25 il 23 maggio (record date il 24 maggio).
Prevedibile evoluzione della gestione
Le proiezioni degli ordini in portafoglio confermano per la restante parte dell’anno una buona crescita dei ricavi. I costi di avvio dei nuovi siti produttivi americani si manifesteranno a partire dalla seconda parte dell’anno.