Il gran caldo argentino non spaventa il liquido freni Brembo

28/03/2023

 Sette giorni dopo il Portogallo, la MotoGP lascia l’Europa per trasferirsi in Argentina. Per l’ottava volta si correrà a Termas de Rio Hondo, cittadina situata sulle rive del fiume Dulce, nel nordovest del Paese.

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Sette giorni dopo il Portogallo, la MotoGP lascia l’Europa per trasferirsi in Argentina. Per l’ottava volta si correrà a Termas de Rio Hondo, cittadina situata sulle rive del fiume Dulce, nel nordovest del Paese. Complice il terreno argilloso che circonda i tracciato, l’Autódromo de Termas de Rio Hondo è caratterizzato da una pista sporchissima. 


Secondo i tecnici Brembo questo circuito rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà 3. L’impianto è caratterizzato da un museo in cui è esposta una Benetton B196 che nel 1996 conquistò 10 podi in Formula 1, anche grazie ai freni Brembo.​





 
 



C’è chi cerca il caldo e chi non lo teme ​​​​​​


Termas de Rio Hondo è il principale centro termale del Paese, grazie alla sorgente mineralizzata da 12 km, da cui sgorgano vari tipi di acqua, con temperature che variano dai 30 agli 85 gradi centigradi.

Per l’uomo sono valori enormi, ma non per il fluido freni Brembo HTC64 che è contraddistinto da altissima resistenza alle alte temperature ambientali.  


Il suo punto di ebollizione a secco è addirittura di 335°C, di oltre una ventina di gradi superiore alla concorrenza, a dimostrazione dell’enorme sforzo compiuto dai ricercatori Brembo per fornire le migliori prestazioni in qualsiasi condizioni di gara.

Ciò impedisce la formazione di bolle di vapore dovute all’ebollizione del liquido frenante, garantendo sempre la massima efficienza frenante. ​


 


Quando la media nasconde la variabilità ​


In 8 delle 14 curve di Termas de Rio Hondo i piloti della MotoGP utilizzano i freni per un totale di 29 secondi al giro, equivalenti al 30 per cento della gara. Il valore discende però da due metà del tracciato che sono molto differenti: nelle prime 7 curve della pista argentina i freni sono azionati per oltre 19 secondi, nelle successive 7 per appena 10 secondi.  


Tutte le decelerazioni più dure e più lunghe in termini temporali e spaziali sono infatti racchiuse nelle prime 7 curve. Alle curve 9, 11 e 12, la perdita di velocità è inferiore ai 100 km/h e la pressione del liquido freno non raggiunge i 9 bar. Sommando tutte le forze esercitate dal via fino all’arrivo sulla leva del freno Brembo da ciascun pilota si arriva a 7,8 quintali.​

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​Una frenata da 6 secondi ​​​​​​


Delle 8 frenate dell’Autódromo de Termas de Rio Hondo 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le 2 restanti sono light.  


La curva 5 è la più difficile da affrontare perché è preceduta da un rettilineo di 1.076 metri che permette alle MotoGP di raggiungere i 333 km/h: il tornante obbliga i piloti a scendere a 71 km/h facendo ricorso ai freni per 6 secondi con un carico sulla leva della pompa freno Brembo di 5,7 kg. ​


 


E nei videogiochi?​​​ ​​​ ​​


Per affrontare in maniera impeccabile la Curva 5 di Termas de Rio Hondo nel videogioco MotoGP bisogna iniziare a frenare al passaggio sotto il cartellone pubblicitario sopraelevato.

Si levano 4 marce e una volta raggiunti i 140 km/h si piega all’interno ma restando sempre ben lontani dal cordolo. Soltanto nella fase finale della curva ci si può avvicinare mentre si torna ad aprire il gas. ​