Come da tradizione, la Superbike è il primo dei Campionati Mondiali ad accendere i motori ma a differenza delle stagioni passate, quest’anno le aspettative degli appassionati sono altissime. Merito delle modifiche regolamentari, fra cui l’introduzione del peso minimo pilota-moto, la riduzione del serbatoio e la maggiore incidenza del carburante di origine non fossile.
Ciò che però stuzzica il pubblico è la serie cambi di casacca di molti piloti, con un effetto domino sui team Factory (solo Honda non ha cambiato la propria line-up) ma anche su quelli Indipendenti, e l’approdo in Superbike di piloti di pedigree che essendo stati vincenti in altre classi hanno innalzato il livello della categoria.
Sono 23 i piloti che disputeranno l’Intero Mondiale: 6 con la Ducati Panigale V4R, altrettanti con la Yamaha YZF R1, 4 con la BMW M 1000 RR, così come con la Honda CBR1000 RR-R e 3 con la Kawasaki ZX-10RR. Quindici i team impegnati, 8 dei quali schierano due moto. Cinque di questi piloti non hanno mai gareggiato nel Mondiale Superbike, incluso Andrea Iannone al rientro dopo 4 anni di squalifica.
Dodici di questi team per un totale di 18 piloti impiegano nel 2024 componenti frenanti Brembo. Una fedeltà motivata dall’altissimo livello di performance, affidabilità e costanza di prestazioni assicurate da Brembo, i cui freni hanno equipaggiato tutte le moto vincitrici del Mondiale Costruttori fin dalla nascita della categoria, nel 1988, e i Piloti che si sono aggiudicati gli ultimi 17 Campionati del Mondo.