La 24 Ore di Le Mans a tavola, in 9 portate

07/06/2019

 I freni della 24 ore di Le Mans spiegati con 9 metafore gastronomiche

​​La 24 ore di Le Mans è una delle poche gare al mondo dove anche l’aspetto cibo riveste un ruolo significativo nel corso della competizione. Si corre per 24 ore filate e quindi tutti i protagonisti, piloti, meccanici, giornalisti, pubblico e persino gli ingegneri Brembo prima o poi si siedono a tavola per mangiare nel corso delle 24 ore.

Che si tratti un pasto fugace o di un banchetto luculliano cibo e motori a Le Mans vanno a braccetto e persino agli ingegneri Brembo, presenti a Le Mans, capita di doversi districare tra un disco freno, una pinza freno con un piatto di pasta. Brembo è presente a Le Mans con numerosi ingegneri di pista per fornire supporto tecnico a 60 vetture che correranno la 87esima edizione della più famosa 24 ore al mondo con freni Brembo.

Per la precisione circa il 96,7% delle vetture al via è equipaggiato con almeno un componente frenante Brembo. Giocando sulla associazione tra il cibo e la 24 Ore di Le Mans, e grazie ai preziosi suggerimenti dei nostri ingegneri, abbiamo preparato 9 esempi enogastronomici per comprendere meglio la celebre gara di durata francese.


 

Alla 24 Ore di Le Mans i dischi delle LMP1 hanno un diametro massimo di 37 cm.

Poco più del diametro di una pizza.

Ma mentre una pizza viene consumata in mezz’ora i dischi Brembo in carbonio durano 24 ore.

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans i dischi delle LMP1 hanno quasi 500 fori di ventilazione.

Anche i formaggi svizzeri Emmental e Appenzell hanno i buchi. Ma mentre i fori dei dischi sono piccolissimi e tutti identici, grazie ad un processo produttivo che ha pochi eguali, i buchi dei formaggi svizzeri hanno dimensioni e forme casuali.

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans i dischi delle LMP1 iniziano a funzionare bene solo se raggiungono i 350 gradi.

Ovvero la stessa temperatura che viene assicurata dai forni professionali. Ma mentre il cibo in cottura va tolto dopo meno di un’ora per evitare che si bruci, i dischi in carbonio Brembo conservano la loro piena funzionalità per 24 ore fino a 800 gradi.

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Alla 24 Ore di Le Mans ogni pinza delle LMP1 pesa 1,7 kg.

All’incirca come un pollo arrosto con patate per 5 persone. Ma mentre il pollo non trova il gradimento di vegetariani e vegani, la pinza Brembo mette tutti d’accordo perché nessuno dei materiali usati è stato maltrattato durante il processo di produzione.

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans i dischi delle LMP1 hanno uno spessore di 32 mm.

Più o meno come una bistecca alla fiorentina (T-Bone). Ma mentre della bistecca alla fiorentina resta solo l’osso, i dischi freno Brembo anche dopo 24 ore di utilizzo in gara sono pressochè intatti; il loro consumo, infatti, nel corso di tutta la durata di LeMans è solo di 3-4 mm.

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans ciascuna pinza Brembo utilizzata dalle LMP1 è lunga una ventina di centimetri.

Praticamente come una fetta di anguria. Ma mentre un’anguria va mangiata ghiacciata, le pinze Brembo lavorano bene anche se l’asfalto raggiunge i 50 gradi.

 

 

​Alla 24 Ore di Le Mans una vettura GTE Pro dissipa in frenata circa 1,05 kwh al giro.

L’energia necessaria a cuocere in forno 32 porzioni di lasagne! Ma mentre se le lasagne forniscono un notevole apporto di calorie all’organismo, i freni Brembo sono più efficaci nello smaltimento del calore in frenata. 
                                    

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans il fluido freni Brembo raggiunge una pressione di circa 80 bar.

Vale a dire oltre 13 volte la pressione di una bottiglia di champagne. Ma mentre lo champagne rappresenta il premio per il podio raggiunto, il fluido freni risulta indispensabile nel corso di tutte le 24 Ore per puntare alla vittoria.

 

 

Alla 24 Ore di Le Mans ogni pastiglia anteriore delle LMP1 misura 60 cm2.

Più o meno come un waffle. Ma mentre un waffle si gusta meglio con la panna e la marmellata, la pastiglia freno Brembo risulta ottima anche senza guarnizioni.

Stay hungry, brake Brembo

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