Con la grinta che lo contraddistingue, lo spagnolo ha guadagnato una posizione al via e anche dopo il sorpasso subito dall’olandese e la discesa al 7° posto per il pit stop non si è perso d’animo. Ritrovata la terza posizione al 41° giro non l’ha più mollata fino alla bandiera a scacchi, riassaporando quel podio che in Formula 1 gli mancava da tantissimo tempo, addirittura sette anni.
Non che nel frattempo l’asturiano sia rimasto con le mani in mano perché nel biennio 2018-2019 si è tolto lo sfizio di vincere due edizioni della 24 Ore Le Mans, una 24 Ore Daytona e un Mondiale Endurance. Meno fortunate le sue partecipazioni alla 500 Miglia Indianapolis dove è rimasto al comando per 27 giri pur essendo al debutto prima di essere costretto al ritiro e al Dakar Rally 2020, in cui è giunto 13°.
Tutto ciò ha dimostrato che malgrado i 40 anni – festeggiati il 29 luglio – la sua tecnica di guida non si è appannata, così come non gli è venuta meno la fame di risultati. E proprio contando su questi elementi, oltre che sulla sua esperienza, l’Alpine F1 Team l’ha messo sotto contratto, proponendogli di tornare in Formula 1 dopo aver saltato gli ultimi tre campionati.