Con Brembo al museo Ford

08/04/2021

 UN’INCREDIBILE MOSTRA SULLE GARE D’AUTO AMERICANE

​​​​​​​

Ricordate la combinazione di felicità e meraviglia che provaste la prima volta in cui vi hanno portato in un parco divertimenti? Ritroverete tutte queste emozioni quando varcherete l’ingresso della mostra Driven to Win: Racing in America presented by General Motors che apre i battenti il 27 marzo 2021 presso l’Henry Ford Museum of American Innovation, anche grazie al coinvolgimento di Brembo. 


Inaugurato nel 1929 a Dearborn (Michigan) dallo stesso Henry Ford, questo museo è visitato ogni anno da 1,7 milioni di persone, affascinate dal percorso umano e professionale del geniale magnate e dai reperti, non solo di carattere motoristico, ma anche legati alla storia degli Usa (diversi gli oggetti degli ex Presidenti degli Usa) esposti al suo interno.



 

Ispirati dalle richieste dei visitatori, i dirigenti dell’Henry Ford Museum of American Innovation hanno allestito una mostra di 24 mila piedi quadrati interamente incentrata sulle competizioni automobilistiche a stelle e strisce: dalle stock car alla IndyCar, dai record di velocità terrestri alle sfide di accelerazione, e ancora le gare in Salita come la Pikes Peak e quelle endurance. 


Una sorta di luna park per appassionati di motori che potranno soddisfare tutti i loro appetiti ammirando a pochi piedi di distanza 22 auto da corsa che hanno fatto la storia del motorsport. Su tutte la Ford GT40 Mk IV dotate di motore da 7 litri che affidata alle sapiente mani di AJ Foyt e Dan Gurney si aggiudicò la 24 Ore di Le Mans del 1967 con 4 giri di vantaggio sulla prima delle 7 Ferrari in gara. 


Ai tempi Brembo era ancora una piccola azienda a carattere locale, avendo solo 6 anni di vita. Solo nel 1975, con la fornitura di una partita di dischi in ghisa per la Scuderia Ferrari per le monoposto di Formula 1, Brembo iniziò a farsi conoscere nel resto del mondo. E, complici investimenti crescenti in ricerca e sviluppo, questa crescita non si è ancora fermata, come dimostrano i molteplici team che impiegano in pista i freni Brembo. 


Nella mostra è esposta anche la Ford GT con motore V6 e carrozzeria in fibra di carbonio del team di Chip Ganassi che nel 2016 (esattamente mezzo secolo dopo la prima vittoria Ford alla gara di durata francese) con Sebastien Bourdais, Joey Hand e Dirk Muller, conquistò la vittoria nella categoria GTE Pro alla 24 Ore di Le Mans, anche grazie agli impianti frenanti Brembo che le permisero di guadagnare preziosi secondi. ​



A fianco di leggendarie auto del Novecento, come la Locomobile Old 16 Race Car che conquistò la Vanderbilt Cup nel 1908 o il razzo Goldenrod che nel 1965 stabilì il record di velocità per auto con ruote motrici (a 409,277 miglia orarie), trovano spazio esemplari più moderni come la Ford Fiesta Rally Car del 2012 impiegata da Ken Block per le sue evoluzioni in Gymkhana Five. 


E a proposito di funamboli alla guida, una delle aree che sicuramente riscuoterà il maggior successo è quella dei simulatori, battezzata In the driver’s seat e realizzata con il prezioso contributo degli ingegneri Brembo. A disposizione del pubblico ci sono 6 postazioni di guida dotate di sedile, volante e pedaliera e, udite udite, triplice schermo per rendere più realistica possibile la visuale all’interno dell’abitacolo. ​ ​



 

Sui tracciati più impegnativi del pianeta, a bordo delle auto più potenti e desiderate, l’appassionato sperimenterà inizialmente una sessione di qualifica di 5 minuti, seguita da una vera competizione ruota a ruota per un tempo complessivo di 15 minuti. Il tutto gareggiando contro le altre persone che siedono in simultanea al simulatore, grazie alla connessione tra i 6 simulatori. 


Ma oltre a vista e tatto, Driven to Win è concepita per stimolare anche altri sensi, a partire dall’olfatto e dall’udito come spiega Patricia Mooradian, presidente e CEO di Henry Ford: «Dall’odore dei pneumatici al suono dei motori in fase di accensione, ai progressi tecnologici che sono stati compiuti sui tracciati, il nostro staff e i partner hanno riportato in vita questo sport nel nostro museo». 


La sicurezza raggiunta dalle auto da corsa moderne può essere ammirata attraverso un esemplare privo di carrozzeria che permette di vedere le barre di rinforzo e anche l’impianto frenante, naturalmente made in Brembo. L’evoluzione ha interessato anche altri aspetti delle competizioni motoristiche, come si può apprezzare dal miglioramento dell’abbigliamento e dei caschi dei piloti. ​



 

Anche l’attività ai box, durante la gara, è meno artigianale di una volta e la dimostrazione arriva dalla sezione Sports Car Performance Center in cui sono presenti 5 schermi ricchi di diagrammi colorati che cambiano in sincrono con l’avanzare dell’auto in gara riprodotta nei due schermi sovrastanti. Tra i numerosi parametri tenuti d’occhio dagli ingegneri ai box figura, come è evidente, anche la temperatura dei freni. 


E sempre all’interno dell’area Sports Car Performance Center è presente una vettura realizzata unendo la parte sinistra della Ford GT stradale con quella destra dell’esemplare utilizzato nelle gare endurance. I visitatori potranno ammirare le differenze ma soprattutto le similitudini tra i due impianti frenanti, entrambi realizzati da Brembo, oltre che sull’auto anche singolarmente attraverso un espositore. ​



 

Per approfondire la conoscenza dei due impianti della Ford GT il pubblico può consultare la App Brembo realizzata per l’occasione attraverso uno schermo touchscreen. Di ciascun componente (pastiglia, pinza, disco, anteriori e posteriori, pedale del freno ed air flow) sono indicate le dimensioni mentre un’animazione permette di vederne tutti i particolari frenanti delle due GT facendo ruotare l’oggetto.​



E se un tempo per vincere bastava un motore potente ed affidabile, tutt’al più un’aerodinamica raffinata, nel terzo millennio per primeggiare tutti i componenti devono essere all’avanguardia, impianto frenante incluso. E anche se Brembo è un marchio italiano, la progettazione testing e realizzazione dei freni per le auto di serie americane avviene negli Usa, rispettivamente a Plymouth (Michigan) dove è situato uno dei centri R&D di Brembo e a Homer dove avviene la Produzione di dischi freno, pinze e moduli freno per auto e veicoli commerciali made in USA. 


Made in America, driven to win. ​