Partendo dai valori dei flussi d’aria interni al vano ruota e alle specifiche degli altri elementi non frenanti che si trovano in quell’area (portamozzo, ammortizzatore e bracci), gli ingegneri Brembo hanno elaborato le possibili soluzioni tecniche per arrivare ad una pinza che massimizzasse l’aria in ingresso, ottimizzandone la circolazione all’interno della pinza e favorendone infine l’uscita, in modo da rendere continuo il flusso d’aria.
In questo modo la corretta gestione del flusso d'aria raccolto dalla pinza consente a Dyadema di ridurre la temperatura del fluido freni fino al 15% rispetto ad una pinza standard, consentendo al sistema di mantenere la massima efficienza frenante anche nelle più intense sessioni in pista.
Grazie allo specifico processo di progettazione Dyadema™ rappresenta la pinza freno con la miglior capacità di raffreddamento mai prodotta da Brembo, con conseguente incremento delle prestazioni e riduzione dello spazio di frenata.
La caratteristica unica del prodotto risiede nella naturale evoluzione della ricerca Brembo per la massima prestazione ed è il miglior esempio di collaborazione tra fornitore e casa automobilistica, volta ad ottenere un prodotto innovativo e con un design integrato nella vettura.
L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO
Con la pinza Dyadema i tecnici Brembo hanno perseguito un duplice obiettivo: concepire, progettare e realizzare una pinza che fosse eccellente sia in termini prestazioni ma anche perfetta dal punto di vista estetico: il design della Brembo Dyadema, è volutamente definito per integrarsi in maniera perfetta con il design della vettura che andrà ad equipaggiare.
Rispetto ad una pinza tradizionale, le sedi pistoni sono più pronunciate per aumentare la superficie esposta ai flussi d’aria. Le nervature poste sulla parte superiore, invece, servono invece all’indirizzamento dell’aria.
La presenza del condotto di raffreddamento integrato in fusione all’interno della pinza è una soluzione molto più efficace ed efficiente rispetto ad un analogo convogliatore d’aria realizzato ad hoc e quindi successivamente montato su una pinza tradizionale, soluzione ad oggi saltuariamente utilizzata in alcuni casi. Innanzitutto un convogliatore realizzato ad hoc non beneficerebbe dell’analisi dei flussi d’aria all’interno del lato ruota, questo significa che la portata dell’aria indirizzata sulla pinza potrebbe anche essere scarsa se non intercettata adeguatamente.
Inoltre siccome i convogliatori ad hoc si applicano sulla parte superiore della pinza, dove di solito è presente un ponte che serve ad aumentarne la rigidità della pinza stessa, il flusso d’aria sarebbe ostacolato e parzialmente ostruito da alcune parti della pinza stessa. Questo non avviene nel caso della pinza Dyadema, perché il condotto di raffreddamento svolge anche una funzione strutturale oltre a regolare i flussi d’aria.