Sabato 27 maggio del 1922, ore 6.30 del mattino: 17 moto sono schierate sulla linea di partenza del circuito in terra battuta da 5,1 km che collega i paesi di Vaujours, Clich-sous-Bois e Livry-Gargan. Dopo 24 ore di gara emerge come vincitore il francese Tony Zind su Motosacoche: ha completato 243 giri (1.245 km), 19 in più del secondo, ad una media di 51,9 km/h.
Il regolamento della prima edizione del Bol d’Or, la gara motociclistica endurance più antica al mondo, stabiliva che ciascuna moto dovesse essere guidata da un solo pilota. Avevano però diritto a 4 ore di riposo, facoltative: Zind, infatti, non ne usufruì. Nessuna delle 17 moto al via utilizzava freni Brembo: la ragione era semplice, Brembo sarebbe nata nel 1961 e solo a partire dal 1972 iniziò a produrre freni per moto.
Da allora questa magnifica gara e i freni Brembo ne hanno fatta di strada. In occasione della 82esima edizione, in programma dal 15 al 16 settembre al Circuit Paul Ricard, nonché gara inaugurale del Fim Endurance World Championship 2018/2019), abbiamo preparato un approfondimento sugli impianti frenanti e il loro utilizzo.
Per una volta, però, anziché far parlare i tecnici Brembo abbiamo dato la parola ad uno dei team più vincenti di tutti i tempi. Ci riferiamo al GMT94 Yamaha, creato dal francese Christrophe Guyot: GMT94 è infatti la sigla di Guyot Motorcycle Team e 94 il numero del dipartimento francese in cui risiede. Negli ultimi 20 del Campionato del Mondo Endurance il GMT94 ha vinto 3 titoli iridati (2004, 2014 e 2017) e 17 gare, ottenuto 13 pole position ed è salito 36 volte sul podio.
Il Bol d’Or 2017 (solo 29 all’arrivo delle 59 moto partenti) fu dominato dal GMT94 Yamaha che restò al comando per quasi tutta la gara e conquistò il successo con un vantaggio di 9 giri sugli inseguitori. In totale Mike di Meglio, Carlos Checa e Niccolò Canepa completarono 683 giri, perdendo ai box solo 27 minuti e 8 secondi, a fronte dei 33 minuti e dei 44 minuti delle altre due moto finite sul podio.
Quest’anno, complice la concomitanza con la tappa di Portimao del Campionato Mondiale Supersport, il GMT94 non sarà al via del Bol d’Or ma questo non ci ha impedito di dare la parola a Christophe Guyot.
DIECI ANNI INSIEME
«Utilizziamo gli impianti frenanti Brembo dal 2008. Siamo stati i primi ad utilizzare le pinze del Mondiale Superbike nell’Endurance World Championship. I motivi? Ci garantiscono tutta la potenza frenante di cui abbiamo bisogno e la costanza di prestazioni durante la gara. E infatti poi ci hanno copiato in molti».
L’INTUIZIONE
«Pur essendo sostenuti da Yamaha, noi compriamo le moto dalle concessionarie e le prepariamo nella nostra officina. La nostra strategia è sempre stata di cercare delle soluzioni innovatrici per cercare di battere la concorrenza: fedeli a questa filosofia, ci produciamo le nostre carene, i nostri sistemi di rifornimento rapido e tutti i pezzi speciali. Nel 2008 non esistevano freni Brembo concepiti per l’Endurance, tutte le squadre ufficiali usavano i freni della concorrenza. Così abbiamo avuto l’idea».
LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE
«La prima volta che alla 24 Ore di Le Mans abbiamo utilizzato i freni Brembo per le Superbike li abbiamo dovuti sostituire 4 volte durante la gara. I nostri rivali che invece li cambiavano solo una volta ci hanno presi per folli. Ma il mio ragionamento era piuttosto semplice: con i freni Brembo guadagnavamo 3 decimi al giro. Nell’arco di 24 ore questo equivale a 240 secondi, cioè 4 minuti».