Senza freni

08/09/2015

 Il volume della Gazzetta dello Sport sugli uomini che hanno sfidato la velocità

Per celebrare i 40 anni di Brembo nelle competizioni motoristiche, La Gazzetta dello Sport ha dato alle stampe un volume di 240 pagine che racconta le gesta di 12 piloti leggendari che hanno legato il proprio nome a Brembo. A ciascuno di loro sono dedicate 18 pagine, in cui i testi (in italiano e inglese) si combinano a magnifiche fotografie. Il libro è disponibile in edicola da alcuni giorni a 14,99 € e può essere acquistato anche sul sito store.gazzetta.it


 
 

Sette di questi piloti hanno fatto la storia della Formula 1, vincendo complessivamente 22 Mondiali piloti: Brembo è stato fedele compagno di viaggio di Michael Schumacher in tutti e 7 i suoi allori iridati (5 con la Ferrari dopo i primi 2 con la Benetton), così come nei 4 conquistati da Sebastian Vettel (con la Red Bull) che di recente ha tagliato il traguardo dei 150 GP disputati.


 



Dei sistemi frenanti Brembo si sono avvalsi anche altri campioni del mondo, anch’essi celebrati in Senza freni: da Ayrton Senna (il cui profilo è firmato da Giorgio Terruzzi) al suo acerrimo rivale Alain Prost.

All’appello non poteva mancare Gilles Villeneuve, il cui stile di guida sempre al limite ha catturato il cuore dei ferraristi.


Ma oltre che su quattro ruote, la passione per la velocità è declinata anche con le due. Per compiacere gli amanti delle moto, nel libro vengono celebrati cinque miti del Motomondiale: anzitutto Valentino Rossi che in carriera ha sempre corso (con Aprilia in 125 e 250, con Honda, Yamaha e Ducati in 500 e MotoGP) con freni Brembo, cogliendo 112 vittorie e 208 podi in 324 gare.


 

 
 

Oltre a Rossi compaiono nel volume le biografie di altri campioni intramontabili affezionati a Brembo come il romano Max Biaggi (iridato in 250 e in Superbike) e i cannibali Mick Doohan e Marc Marquez. Infine spazio a Giacomo Agostini che per motivi cronologici usò i freni Brembo solo a fine carriera.

Le sue moto, infatti, furono equipaggiate con i tradizionali freni a tamburo sino a metà anni settanta per passare ai più performanti sistemi frenanti a disco Brembo  solo nella seconda metà di quegli anni.


 


Per offrire ai lettori un contenuto inedito, di tutti e 12 i piloti scelti viene spiegato con dovizia di particolari il loro rapporto con i freni in una sezione intitolata Tecnica di frenata. Per esemplificare questo contenuto vi proponiamo in anteprima alcuni passaggi relativi alla Tecnica di frenata dei piloti più amati.

Ayrton Senna

A differenza di molti colleghi della sua epoca, il brasiliano amava provare tutte le novità che la tecnologia poteva sfornare, dalle pinze a 8 pistoncini ai materiali hi-tech


Valentino Rossi

Efficace, potente e lineare, la frenata di Valentino è diventata un modello i cui segreti sono gelosamente custoditi dal pilota. L’unico trucco che trapela? Non usa il disco posteriore in curva

 

 

 
 



Gilles Villeneuve

Enzo Ferrari amava ricordare la sua capacità di sfasciare i freni. Per i meccanici Brembo era uno che li strapazzava per bene. Villeneuve era spettacolare anche quando staccava

Giacomo Agostini

All’inizio i piloti del Motomondiale non percepirono il disco come un miglioramento per le prestazioni. Qualcuno però se ne accorse e incominciò a vincere con questo sistema frenante

Michael Schumacher

Schumi era un ottimo interlocutore per gli ingegneri: grazie alla sua sensibilità e al suo aiuto Brembo riuscì a migliorare molto lo sviluppo di dischi e pinze freno