Gran Bretagna piccole frenate ma sempre ben calde

28/06/2022

 Attenzione alla temperatura dei freni Brembo a Silverstone e sulle auto stradali

​​​Il primo appuntamento della stagione estiva è il Gran Premio Gran Bretagna che però quest’anno non sarà teatro della gara sprint del sabato. Secondo i tecnici Brembo il Silverstone Circuit rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, inferiore a tutte le altre piste inserite in calendario. 


Ciò non significa che i freni non siano importanti su questa pista nonostante in qualifica nel 2020 si sia girato ad una media superiore ai 250 km/h. Cruciale è l’aderenza, dipendente sia dalle condizioni meteo, che dal numero dei giri consecutivi compiuti dalle monoposto. Con l’aumentare del grip cresce infatti la potenza frenante scaricabile a terra. ​



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Shock termici addio per le auto stradali​ ​​​​​​


Pur non raggiungendo i 1.200°C delle monoposto di Formula 1, anche gli impianti frenanti delle auto stradali possono surriscaldarsi. Per evitare questi fenomeni, da oltre un quarto di secolo Brembo porta avanti studi sulla forma della camera di ventilazione. Grazie ad essa le tradizionali alette hanno lasciato spazio alla ventilazione a pioli. 


La conformazione a croce latina dei pioli di ventilazione, realizzata tramite la ventilazione PVT PLUS, unita a geometrie differenti per ogni specifico disco, assicura la miglior resa fluidodinamica: la resistenza alle cricche termiche è accresciuta del 40 per cento, tramite una maggiore superficie di scambio termico e quindi una vita più lunga al disco. 


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Sei frenate da meno di 2 secondi​ ​​​​


Il rischio maggiore per il GP Gran Bretagna è la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito, dovuta all’incapacità di portare alla temperatura minima di esercizio dischi e pastiglie in carbonio. Anche se il materiale Brembo è appositamente realizzato per evitare questo fenomeno. Nove sono le curve in cui vengono usate i freni per un totale sul giro di 13 secondi e mezzo, pari al 15 per cento dell’intera gara. 


Di queste 9 frenate più della metà comporta un calo di velocità inferiore ai 75 km/h e pertanto anche i relativi spazi di frenata sono contenuti. Sono invece 3 le frenate da almeno 4 g di decelerazione e più di 2 secondi di tempo. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 44 tonnellate, uno dei valori più bassi della stagione.


 


Alla 6 si taglia il 50 per cento​ ​


Delle 9 frenate del GP Gran Bretagna 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light. 


La più dura è quella alla curva 6 perché si arriva dove aver tenuto spalancato il gas alla 5 (Aintree) e così si raggiungono i 324 km/h. Grazie ai freni si dimezza la velocità in 2,4 secondi durante i quali si percorrono 142 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 127 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 4,2 g. ​

 

 

E nei videogiochi?​​

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Per affrontare senza problemi la Brooklands (curva 6) del GP Gran Bretagna nel videogioco Formula 1 bisogna frenare poco prima di raggiungere il cartello dei 50 metri, ma solo dopo aver portato le ruote di destra sul cordolo esterno di colore bianconero. Si scala fino in quarta e nel frattempo ci si muove all’interno, salendo sul cordolo interno con delicatezza. Attenzione a non esagerare nella riapertura del gas perché la curva 7 è attaccata.




 

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