Freno posteriore moto: il successo di Dovizioso forse è dovuto alla pompa pollice Brembo

15/06/2017

 Da un anno il pilota della Ducati utilizza una pompa pollice Brembo. Ecco cos’è e come funziona.

Con la doppietta dell’ultima settimana (GP Italia e GP Catalogna) Andrea Dovizioso sta facendo sognare tutti i tifosi Ducati. La Casa di Borgo Panigale non festeggiava 2 vittorie di fila dal 2010, ai tempi di un certo Casey Stoner.

La domanda che tutti si pongono è una sola: cosa c’è dietro alla rinascita del forlivese? Sino alla prima metà dello scorso campionato Dovizioso aveva vinto una sola gara in MotoGP, ora in soli soli 7 giorni se ne è aggiudicate ben due, che salgono a 3 se si considera anche il GP Malesia 2016 nel finale della stagione passata.
Una metamorfosi consumata nelle ultime 12-15 gare e molto probabilmente dovuta a una combinazione di fattori. Ciò non toglie che questa ascesa sia coincisa con l’adozione di una particolare soluzione tecnica Brembo che sembrava dimenticata.
Nel corso della seconda parte della stagione passata Dovizioso si è abituato a gestire il freno posteriore moto con la leva a mano adottando una soluzione tecnica che gli ingegneri Brembo hanno rispolverato per lui.

Nel corso degli ultimi mesi Andrea, infatti, è diventato molto bravo nell'utilizzare questo strumento non solo per rallentare la moto in staccata, ma anche per bilanciarla in fase di accelerazione. Attraverso calibrate "pinzate" Dovizioso evita nocivi pattinamenti, quasi avesse una sorta di traction control... letteralmente manuale.

Ma scopriamo meglio cos’è e quali vantaggi può portare questa particolarissima pompa freno posteriore ideata e realizzata da Brembo.


 

 

 
 

LA GENESI

La pompa Brembo a pollice è stata ideata dagli ingegneri Brembo per supplire alle carenze fisiche di Mick Doohan.
Caduto nelle prove del GP Olanda della classe 500 del 1992, l’australiano rischiò l’amputazione della gamba destra, rimasta schiacciata nell’incidente.
Vista la sua evidente difficoltà nel modulare la forza con la gamba, gli ingegneri Brembo progettarono una soluzione ad hoc: il freno posteriore a pollice, anziché tramite il pedale di destra, era azionato con un comando a mano posto sulla sinistra del manubrio.
Anche grazie a questo accorgimento Mick Doohan ritornò competitivo e dal 1994 al 1998 vinse a mani basse 5 mondiali consecutivi. Molti esperti sostengono, ancora oggi, che l’uso della pompa freno azionata col pollice contribuì in modo determinante alle sue straordinarie vittorie.


 


LA RINASCITA

Sulla scia di Doohan altri piloti adottarono questa soluzione, anche se con alterne fortune e senza l’efficacia dimostrata dal pilota australiano. Caduta nel dimenticatoio, la pompa pollice sta tornando in voga: Dovizioso la usa già dal 2016, quest’anno se ne serve pure Danilo Petrucci ed altri sono in fase di sperimentazione. Nella SBK, invece Tom Sykes è uno dei più affezionati utilizzatori della pompa Brembo a pollice.

 

 
 

I VANTAGGI

Il suo scopo però non rispecchia più la ragione per cui è nata, cioè controllare il freno posteriore. Ultimamente infatti i piloti se ne servono per evitare il pattinamento in curva.
In pratica quindi la pompa pollice è impiegata come una sorta di traction control: si aziona a centro curva per riuscire a restare vicini al punto di corda, raddrizzando la moto in maniera più rapida. Inoltre rispetto al freno posteriore tradizionale, la pompa pollice dispone anche di un’ergonomia superiore.
Chi ha i piedi lunghi, oltre il 43 di taglia, fatica ad usare la leva a centro curva, dove l’angolo di piega supera i 60 gradi, perché lo spazio per il movimento è ridotto da un asfalto sempre più aderente alla moto.
Azionando la leva col pollice, il comando è più sensibile, si ha una gestione più precisa, ma occorre fare l’abitudine.
Oggi in MotoGP la pompa Brembo a pollice viene utilizzata congiuntamente alla pompa a pedale, sostituendo anche la pompa freno posteriore con una pompa freno Brembo a doppio circuito in grado di azionare il freno posteriore moto sia con il tradizionale pedale sia con il pollice a secondo delle circostanza.


 

L’ADATTAMENTO

Naturalmente il passaggio dal freno azionato dal piede destro alla pompa pollice non è mai immediato.
Servono numerose sperimentazioni, in primis per trovare lo spazio ideale per posizionarlo sui manubri, poi per individuare la calibrazione ideale e quindi per affinare gli automatismi del pilota. Considerato che, in pista, il freno posteriore è spesso usato per correggere e chiudere la traiettoria in percorrenza di una curva e a gas puntato, è probabile che i vantaggi della pompa “pollice” siano maggiormente percepibili da quei piloti in grado di sviluppare una maggiore sensibilità alla pressione esercitata del pollice.
Da questa circostanza, e dalla pluriennale esperienza maturata in pista, Brembo ha maturato una particolare attenzione alla modularità e all’ergonomia delle pompe freno posteriori.
Diversi siti hanno scritto che Jorge Lorenzo, per esempio, ha iniziato a sperimentarlo a febbraio in Australia, anche se aveva già provato e poi scartato una soluzione simile con la Yamaha un paio di anni fa a Sepang. Al momento diversi piloti stanno sperimentando questo tipo di soluzione Brembo.

 

 

SI PUO’ ACQUISTARE?

E’ possibile acquistare anche per la propria moto la pompa Brembo a pollice​? Certamente, basta consultare il configuratore moto www.moto.brembo.com che permette di trovare tutti i prodotti Brembo disponibili per la propria moto. Pensata per il mondo Racing, la pompa è comandata dal pollice sinistro e utilizza un pistone di diametro 13 mm o 14 mm e ha un interasse leva 16. Ricordiamo che questo componente è stato progettato specificamente per applicazioni racing. Per questo motivo il suo corretto montaggio sulle moto di serie potrebbe richiedere l’utilizzo di adattatori specifici non forniti contestualmente al prodotto. Oltre tutto il montaggio andrebbe effettuato da professionisti altamente qualificati e competenti del settore racing .

Basta un pollice per rivoluzionare il vostro modo di correre