Nell’ultimo quarto di secolo la Germania è la nazione che ha vinto il maggior numero di Gran Premi di Formula 1: dal 1990 ad oggi i piloti tedeschi hanno conquistato la bellezza di 156 gare mentre la Gran Bretagna ha raccolto 116 successi e il Brasile 56.
Merito soprattutto di Michael Schumacher e Sebastian Vettel che hanno vinto rispettivamente 91 e 42 Gran Premi, sempre con freni Brembo. Ma chi pensa che si tratti di una semplice coincidenza si sbaglia di grosso.
Oltre a doti sopraffine di guida e a una freddezza che ha reso rarissimi i loro errori in pista, sia Schumacher che Vettel si sono contraddistinti per la capacità di valutare il comportamento dei diversi componenti delle loro auto, fra cui i differenti set di freni. Potremmo quasi definirli degli ingegneri aggiunti che hanno facilitato il compito dei Direttori Tecnici indirizzando le scelte tecniche e di conseguenza lo sviluppo della vettura.
A detta dei nostri tecnici, che lo hanno seguito sin dai tempi della Benetton e poi in Ferrari, Michael Schumacher è considerato il pilota che più di tutti era organizzato dal punto di vista mentale. Michael pretendeva che anche l’impianto frenante Brembo fosse performante quanto lui con un comportamento costante e senza decadimenti nella durata dell’intero GP.
Considerazioni che possiamo estendere a Vettel a giudicare da quanto riferiscono i tecnici Brembo in pista con lui dalla Toro Rosso alla Ferrari, passando per i 4 mondiali vinti con la Red Bull. A sentir loro Vettel è un “piccolo Schumi” perché dà un gran contributo nello sviluppo della vettura. Inoltre ha una innata sensibilità sui materiali d’attrito: nella Formula 1 di oggi è l’unico pilota che riesce a distinguere tra un set di carbonio e un altro, che pur presentano variazioni minime di performance.
Sempre secondo i tecnici Brembo – che nel 2015 ha festeggiato i 40 anni di presenza in F1 - un altro punto in comune tra Schumacher e Vettel è la predilezione per il pedale del freno dalla corsa molto corta e reattiva. Entrambi, pur non avendo una grossa stazza, si caratterizzano per la capacità di imprimere grande forza sul freno.
Schumacher e Vettel condividono anche l’approccio alla resa dell’impianto frenante in qualifica: in vista dell’ultimo turno di prove, quello decisivo, la loro scelta ricade su un set di freni Brembo nuovi, utili per assicurare quell’attrito in più con cui scavare un solco con i rivali. Non a caso Schumacher ha realizzato, con freni Brembo, 68 pole position in carriera mentre Vettel è già a quota 46.
Differenti, come è evidente, sono invece le caratteristiche tecniche dei sistemi frenanti perché la ricerca Brembo non conosce tregua: nel 2006, anno dell’ultimo GP vinto da Michael Schumacher, i dischi freno avevano 100 fori di ventilazione mentre ora il loro numero supera quota 1.200 e la loro dimensione è molto più contenuta rispetto ai loro antenati. Più evoluto è anche il materiale utilizzato per le pastiglie, ma di questo parleremo in un’altra occasione.