I risultati al 30 settembre 2021
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, presieduto dall’Ing. Alberto Bombassei ha esaminato ed approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2021.
I ricavi netti consolidati ammontano a € 2.041,8 milioni, in crescita del 30,9% (+32,6% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A parità di cambi e di perimetro (quest’ultimo a seguito dell’acquisizione della società danese SBS Friction con effetto dal 1° gennaio 2021) l’incremento sarebbe del 31,7%. Se paragonati con i primi nove mesi del 2019, che rappresentano un confronto più omogeneo rispetto agli effetti della pandemia da Covid-19, i ricavi 2021 evidenziano una crescita del 3,6%.
Nel periodo in esame tutti i segmenti in cui il gruppo opera hanno avuto andamento molto positivo: il settore auto è in crescita del 26,3%, le applicazioni per motocicli del 64,0% (+54,9% a parità di perimetro di consolidamento), quelle per veicoli commerciali del 35,3% e le competizioni del 29,6% rispetto all’analogo periodo del 2020.
A livello geografico, le vendite crescono in Italia del 39,4%, in Germania del 29,9%, in Francia del 18,7% e nel Regno Unito del 31,6% (+30,9% a cambi costanti). L’India cresce del 43,9% (+51,7% a cambi costanti), la Cina del 32,5% (+30,9% a cambi costanti) e il Giappone del 27,5% (+27,2% a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 27,1% (+34,0% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce del 32,4% (+46,6% a cambi costanti).
Al 30 settembre 2021 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.294,8 milioni, con un’incidenza del 63,4% sui ricavi, percentualmente in leggero calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era il 63,6% dei ricavi (€ 992,2 milioni).
I costi per il personale ammontano a € 376,6 milioni, con un’incidenza del 18,4% sui ricavi, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (19,6% dei ricavi). I collaboratori in forza al 30 settembre 2021 sono 11.539 (di cui 107 della neo-acquisita SBS Friction), e si confrontano con gli 11.039 collaboratori al 31 dicembre 2020 e con gli 11.402 al 30 giugno 2021. Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2021 è pari a € 381,7 milioni (18,7% dei ricavi), in crescita rispetto ai € 267,1 milioni (17,1% dei ricavi) dell’analogo periodo dell’anno precedente.
Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 224,1 milioni (11,0% dei ricavi) e si confronta con € 110,6 milioni (7,1% dei ricavi) del 30 settembre 2020.
Gli oneri finanziari netti e da partecipazioni ammontano a € 0,6 milioni (€ 18,1 milioni al 30 settembre 2020); tale voce è composta da differenze cambio positive per € 3,4 milioni (€ 7,8 milioni negative nel corrispondente periodo dell’anno precedente), da oneri finanziari per € 8,0 milioni (€ 10,3 milioni al 30 settembre 2020) e da proventi finanziari da partecipazioni per € 4,0 milioni (€ 48 migliaia al 30 settembre 2020).
L‘utile prima delle imposte ammonta a € 223,5 milioni e si confronta con € 92,5 milioni al 30 settembre 2020.
La stima delle imposte, calcolata in base alle aliquote previste dalla normativa vigente in ogni paese, è pari a € 54,6 milioni (€ 19,9 milioni nello stesso periodo del 2020), con un tax rate del 24,4% a fronte del 21,5% dell’analogo periodo dell’anno precedente.
Il periodo chiude con un utile netto di € 168,7 milioni, pari all’8,3% dei ricavi.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2021 si attesta a € 483,3 milioni, in diminuzione di € 22,4 milioni rispetto al 30 settembre 2020. Senza gli effetti dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe pari a € 277,5 milioni, in riduzione di € 42,6 milioni rispetto al 30 settembre 2020.
I risultati del terzo trimestre 2021
I ricavi netti consolidati del terzo trimestre 2021 ammontano a € 681,0 milioni, in crescita dell’11,9% (+10,8% a cambi costanti) rispetto al terzo trimestre 2020 e del 5,2% rispetto al terzo trimestre 2019. A parità di cambi e di perimetro (quest’ultimo a seguito dell’acquisizione della società danese SBS Friction, con effetto dal 1° gennaio 2021) l’incremento sarebbe del 10,1%.
Nel terzo trimestre 2021 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 450,9 milioni, con un’incidenza del 66,2% sui ricavi, percentualmente in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 63,2% dei ricavi (€ 384,5 milioni).
Il margine EBITDA ammonta nel trimestre a € 111,4 milioni, pari al 16,4% dei ricavi, in contrazione del 10,0% rispetto allo stesso trimestre del 2020. Nel periodo in esame si sono registrati forti e generalizzati incrementi dei costi di produzione, in particolare per quanto riguarda metalli ferrosi, energia e logistica, una grossa parte dei quali viene recuperata attraverso gli usuali meccanismi di indicizzazione automatica dei contratti in essere con i principali clienti nei mesi successivi al loro verificarsi. Inoltre, la carenza globale di microchip che sta influenzando il settore automotive, pur non avendo un impatto diretto per Brembo, ha creato notevole volatilità negli ordini da clienti, non consentendo una gestione ottimale della capacità produttiva. Questi fattori hanno contribuito alla riduzione della marginalità rispetto all’anno e ai periodi precedenti.
Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 58,3 milioni (8,6% dei ricavi) e si confronta con € 71,8 milioni (11,8% dei ricavi) del terzo trimestre 2020. Il trimestre chiude con un utile di € 41,7 milioni, pari al 6,1% dei ricavi.
Completata l’acquisizione di J.JUAN
In data 4 novembre è stata completata l'acquisizione di J.Juan, azienda spagnola attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti per motociclette. L’esborso complessivo per l’operazione è stato di € 73 milioni, pagato utilizzando la liquidità disponibile e soggetto agli usuali meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili, che si completeranno nei prossimi 80 giorni lavorativi.
L’acquisizione di J.Juan permette al Gruppo di completare l’offerta di soluzioni per l’impianto frenante della moto e di ampliare la propria famiglia di brand per un settore in espansione.
Prevedibile evoluzione della gestione
Il Gruppo continua a monitorare e gestire le forti tensioni sui costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, che negli ultimi mesi hanno raggiunto livelli senza precedenti. Una parte di essi viene recuperata attraverso gli usuali meccanismi di indicizzazione contrattuale con i principali clienti, con un differimento temporale rispetto al loro verificarsi.
La carenza di componenti elettronici che sta colpendo il settore automotive e che si protrarrà anche nei mesi a venire, pur non avendo conseguenze dirette sulla produzione di Brembo, crea tuttavia una notevole volatilità negli ordini da parte dei clienti, non consentendo una saturazione ottimale della capacità produttiva.
Sulla base dello scenario attuale e dei risultati sin qui conseguiti, il Gruppo si attende per l’esercizio 2021 ricavi in crescita tra il 20% e il 25% rispetto all’anno precedente e un margine EBITDA compreso tra il 18% e il 19%.