L’ISOLA DEI SOGNI
Per le due ruote invece il primo evento a riservare una gara alle elettriche è stato il Tourist Trophy, nel 2009. Quell’anno di disputò infatti il TTXGP, una gara costituita da un solo giro del Mountain, il percorso che attraversa buona parte dell’Isola di Man, e che misura 60,7 km. Solo sei moto riuscirono a completare il giro e a vincere fu Rob Barber con la AGNI, con un tempo di 25 minuti 53 secondi e 5 decimi, ad una media di 140,7 km/h.
Una prestazione tutto sommato modesta perché il britannico risultò più lento di Freddie Frith che nel 1937 aveva vinto il TT ad una media sul giro di 142 km/h. Il divario con le moto a benzina fu però accorciato nelle successive edizioni della gara delle moto elettrica, ribattezzata TT Zero: nel 2014 John McGuinness impiegò 19 minuti, 17 secondi e 3 decimi, facendo meglio del tempo realizzato nel 1984 dal leggendario Joey Dunlop, 26 vittorie al Tourist Trophy.
I tempi dei vincitori del TT Zero hanno continuato a calare fino al crono di 18 minuti 34 secondi e 172 millesimi fatto segnare nel 2019 da Michael Rutter con una Mugen Shinden Hachi da 248 kg spinta da un motore elettrico da 163 Cv di potenza e 210 Nm di coppia massima con batteria agli ioni di litio. Quell’anno la prima moto elettrica non realizzata dalla Mugen ha però impiegato oltre 22 minuti.