Il numero delle frenate totali è però spesso fuorviante per valutare l’impegno richiesto all’impianto frenante perché non tiene in considerazione la loro disposizione sulla pista: sui 4.542 metri di Assen le frenate sono 10 ma l’estrema tortuosità della pista fa sì che le frenate siano poco impegnative, a vantaggio del raffreddamento degli impianti.
Anche a Motegi i piloti fanno ricorso ai freni 10 volte al giro ma l’abbondanza di curve secche, da seconda marcia, ostacola lo smaltimento delle temperature: in Giappone infatti in 4 occasioni per giro gli spazi di frenata delle MotoGP superano i 200 metri, arrivando in un caso a percorrere con i freni tirati fino a 263 metri.
Un’altra variabile da non sottovalutare è la durata di ciascuna frenata: due frenate da 3 secondi non sono certo equivalenti, in termini di stress per l’impianto frenante, ad una di 6 secondi. Alla prima e all’ultima curva di Sepang i piloti si attaccano ai freni per 5,3 e 5,6 secondi. Ad Assen, al contrario, la frenata più lunga non supera i 3,9 secondi.