In sostanza la frenata sarà controllata da un software che ottimizza il consumo di pastiglie e dischi, con un un'app che valuta in tempo reale la prestazione di guida segnalando se questa comporta un eccessivo consumo di carburante e di freni, e con il recupero del pulviscolo prodotto convogliato verso un punto di filtraggio.
“Questo risultato è un esempio virtuoso”, spiega Roberto Vavassori, Business Development & Marketing Brembo, “di collaborazione tra realtà diverse. È importante capire che ogni Paese europeo è troppo piccolo per fare da solo e che invece la cooperazione porta a grandi risultati. Da questo progetto avremo due importanti ricadute. Il know-how, che significa maggiore competenza, e nuove soluzioni per il mercato, con il valore della conoscenza che farà sempre più la differenza tra un'azienda normale e un'azienda di successo”.
Il progetto Lowbrasys è stato finanziato con il programma “Horizon2020” della Commissione Europea, con l’obbiettivo di accelerare la ricerca, lo sviluppo e la validazione di tecnologie e metodologie che permettano un efficiente uso di tecnologie pulite nel trasporto su strada. La sfida era quella di sviluppare una nuova generazione di tecnologie, materiali e consigli per migliorare l’impatto della circolazione stradale sulla salute e l’ambiente attraverso un progetto strutturato, condiviso e globale per un sistema frenante innovativo a basso impatto ambientale, capace di ridurre micro e nano particelle almeno del 50%.