Dal 1° al 3 aprile il Bahrain International Circuit ospita il 2° appuntamento del Mondiale 2016 di Formula 1.
Il circuito mediorientale è un banco di prova molto duro per tutte le componenti dell’impianto frenante. Il tracciato appartiene infatti al gruppo dei 6 più stressanti del Mondiale, per l’impianto frenante. Disegnata da Hermann Tilke, la pista è situata in un’area desertica ad una decina di chilometri dalla capitale Manama. Pur gareggiando in notturna, le temperature sono alte: l’anno scorso, durante la gara, l’asfalto non è mai sceso sotto i 28,8 gradi.
Ciò innalza il grip meccanico e rende difficile lo smaltimento del calore generato in frenata. Quest'aspetto, unito alla presenza di molte frenate ad elevata energia e a breve distanza tra loro, comporta un’elevata usura dei materiali d'attrito: il maggior pericolo da evitare se si vuole portare a termine il Gran Premio.
Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il Bahrain International Circuit rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. La pista del Bahrain si è meritata un indice di difficoltà di 9, identico a quelli ottenuti da altre piste di recente costruzione come Singapore e l’inedita Baku.