Non importa la stazza
Insieme all’Italia, gli Usa sono la nazione che ha avuto più piloti campioni del mondo della classe regina, 6 nella 500 e uno in MotoGP. Eppure nelle ultime 2 annate nessuno statunitense ha gareggiato in MotoGP: l’ultimo è stato Garrett Gerloff al via ad Assen (Paesi Bassi) nel 2021 al posto dell’infortunato Franco Morbidelli. Invece l’ultimo a disputare un intero campionato della MotoGP è stato il compianto Nicky Hayden nel lontano 2015.
Più che le moto sportive, gli statunitensi sembrano preferire le bagger, le moto cruiser dotate di valigie laterali e di parabrezza esagerati, con cui macinano comodamente miglia su miglia. Dal 2021 si disputa il campionato King of the Baggers le cui moto dispongono delle pinze monoblocco radiali Brembo GP4-RR, ispirate dalle pinze MotoGP, che agiscono su dischi PISTABASSA da 330 mm di diametro. Made in Brembo è anche la pompa freno RMC BilletGP perché anche in sella a questi bisonti i piloti pretendono sicurezza, affidabilità e performance.
La curva più dura
La curva più dura del Circuit of the Americas per l’impianto frenante è la 12: le MotoGP passano da 338 km/h a 65 km/h in 5,8 secondi in cui percorrono 293 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,8 kg. La decelerazione è di 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo raggiunge i 12,5 bar e la temperatura dei dischi in carbonio i 690 °C.