All’origine del progetto c’è la volontà di offrire una simulazione a 360 gradi, non limitata come in altri titoli alla dinamica di guida, ma riguardante anche la preparazione ed elaborazione della moto, garantendo pure un livello di dettaglio maniacale.
È la trasposizione di ciò che avviene nella vita reale dove l’appassionato, vincolato dal budget di cui dispone, sceglie di sostituire una o più parti, per poi emozionarsi quando le testa in circuito o su strada. Talvolta sperimenta una grande libidine ma in alcuni casi la modifica risulta controproducente.
In RiMS Racing, acronimo di Rider Motorbike Simulator, il giocatore può infatti smontare integralmente le moto presenti nel suo garage, guadagnate con la modalità carriera. Sono infatti 45 i componenti modificabili, dai pneumatici alle sospensioni, dagli scarichi alle carene, alla sella e naturalmente c’è anche l’intero impianto frenante.