Sei soluzioni di dischi in carbonio
L’assetto aerodinamico delle monoposto definito per il 2020 non differisce particolarmente da quello della stagione 2019, ma con il miglioramento delle prestazioni del motore aumentano le velocità di punta che comportano frenate più lunghe.
Con velocità più elevate sui rettilinei e spazi di frenata più lunghi, aumenta l’energia da smaltire sotto forma di calore che quindi si traduce in temperature più elevate.
La maggior parte delle monoposto utilizzerà
dischi in carbonio da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra ben
sei diverse soluzioni di dischi per l’anteriore e due diverse soluzioni di dischi al posteriore.
Se nel 2019 Brembo offriva ai team tre tipologie di dischi per
l’anteriore:
• 1480 fori - Very High Cooling - disposti su 7 file come soluzione più estrema
• 1250 fori - High Cooling - disposti su 6 file
• 800 fori - Medium Cooling - disposti su 4 file
Nel 2020 vengono confermate queste tre diverse ventilazioni, ma
ogni specifica viene presentata anche
con una lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto
“groove”.
La nuova famiglia di dischi dotata di “groove” si caratterizza per una lavorazione sul diametro esterno del disco che crea una sezione divergente all’aria e che a sua volta fuoriesce dai fori di ventilazione del disco. Tale geometria permette di avere una maggiore efficienza di raffreddamento del materiale.
Al
posteriore invece restano confermate
due soluzioni:
• 1250 fori - High Cooling - disposti su 5 file
• 800 fori - Medium Cooling - disposti su 3 file
Il risultato è quindi un totale di sei specifiche di ventilazione differenti solo per l’assale anteriore e due per l’assale posteriore.
In particolare,
la soluzione a 7 file di fori con “groove” si adatta ai circuiti più severi per l’impianto frenante, come il circuito di Shakir in Bahrain , quello di Marina Bay a Singapore, quello di Montreal in Canada e quello di Yas Marina ad Abu Dhabi. In tracciati come questi, la temperatura dei dischi può raggiungere picchi fino a 1.200°.