MotoGP e Superbike. Tutti i costruttori che hanno fatto doppietta.

22/11/2022

 Dopo la MotoGP, la Ducati si è aggiudicata anche il titolo Piloti della Superbike grazie ad Alvaro Bautista. Breve cronistoria di tutte le Case che nello stesso anno hanno vinto sia il titolo nella classe regina del motomondiale sia nella WSBK.

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Missione compiuta: 11 anni dopo il trionfo di Carlos Checa con la 1098R di Althea Racing, Ducati è nuovamente campione del mondo Superbike. Merito di un altro pilota spagnolo, Alvaro Bautista, autore di una stagione fenomenale in sella alla Panigale V4R di Aruba.it Racing Ducati.


 

In comune, tra i due esemplari, poco o nulla, a partire dalla tecnologia costruttiva dei motori: la Rossa del 2011 era spinta da un motore bicilindrico a L, l’attuale da un quattro cilindri a V. Per la frenata però entrambe si sono servite di pinze, dischi in acciaio e pompe freno Brembo.​


 

La prima doppietta Ducati, nonostante 15 titoli piloti in SBK


Grazie al trionfo di Francesco (Pecco) Bagnaia in MotoGP, in rimonta su Fabio Quartararo, la Ducati ha ottenuto la prima accoppiata MotoGP-Superbike della sua storia. Un dato per certi versi inaspettato considerando che la Casa di Borgo Panigale è la più vincente tra le derivate di serie con 15 titoli Piloti, più di Kawasaki (8) e Honda (6) messe insieme. 

 
 

Nove di questi allori sono però arrivati prima ancora che, nel 2002, nascesse la MotoGP e che Ducati si cimentasse con continuità di risultati nella classe regina del motomondiale. In 500 infatti Ducati non ha mai gareggiato, eccetto prestazioni poco più che episodiche nei primi anni Settanta con Bruno Spaggiari, Phil Read e Paul Smart: con il 3° posto al Nazioni del 1972 l’italiano regalò alla Ducati l’unico podio in 500. 


Ducati ha debuttato in MotoGP nel 2003 e al 6° GP, al Montmelò, è riuscita a salire sul gradino più alto del podio grazie a Loris Capirossi. Il pilota imolese ha poi vinto 2 gare nel 2005 e ben 3 nel 2006, ma bisognerà aspettare il 2007 per la vittoria del mondiale. 


Nel 2007, infatti, la Ducati ha conquistato il titolo MotoGP grazie al neoacquisto Casey Stoner che ha stupito tutti ottenendo 10 vittorie, 14 podi, 5 pole position e 367 punti, laureandosi campione nella patria dei rivali, il Giappone, nel giorno dell’ultima vittoria nel Mondiale – e con la Ducati – di Capirossi. 


Quell’anno, però, i Costruttori giapponesi si sono presi la rivincita in Superbike, conquistando le prime 3 posizioni della classifica con altrettanti marchi differenti. La Ducati si è così dovuta accontentare del 4° posto di Bayliss, del 6° di Ruben Xaus e del 7° di Lorenzo Lanzi.


 

Le altre precedenti doppiette 500/MotoGP - WSBK


A differenza del Motomondiale che ha preso il via nel 1949, il Mondiale Superbike è una competizione relativamente recente nata solamente nel 1988. Pertanto, sono 34 le annate in cui sono andate in scena entrambe le competizioni. Guardiamo i 6 precedenti di vittoria nello stesso anno da parte del medesimo costruttore sia del titolo piloti nella classe regina dei prototipi (500/MotoGP) che in quella delle derivate di serie (WSBK)

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1989 Honda

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Seconda annata della Superbike ma il risultato è il medesimo del 1988: campione del mondo si conferma Fred Merkel con la Honda RC30 del team Rumi: gli bastano 3 vittorie, meno delle 4 di Stéphane Mertens e delle 5 di Raymond Roche, grazie ai 10 podi e ai 4 quarti posti. 



Nella 500 invece si impone Eddie Lawson con la NSR500 del team Rothmans di Erv Kanemoto, grazie ad una brillante seconda parte di stagione in cui scavalca Wayne Rainey: 3 vittorie e 4 secondi posti negli ultimi 7 GP.

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1997 Honda​​​



In 500 la Honda realizza un triplice en plein: vince tutti i 15 GP organizzati nel 1997, ottiene 15 pole position e 15 giri veloci in gara. Tra i piloti si impone Mick Doohan, alla sua miglior stagione di sempre: 12 successi e 14 podi, con 143 punti di vantaggio. 



Più combattuto il Mondiale Superbike, anche se al terz’ultimo round, ad Albacete, John Kocinski, in sella alla RC45 del team ufficiale, stacca Carl Fogarty (Ducati), due volte ritirato. L’americano vince il titolo con 58 punti di vantaggio.

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2002 Honda​ 


La Casa dell’ala dorata è protagonista principale anche nel 2002 ma se in MotoGP la superiorità di Valentino Rossi fa sembrare tutto facile in Superbike si registra un duello storico: Bayliss su Ducati vince le prime 6 gare e altre 6 di fila tra maggio e luglio, con Colin Edwards sulla VTR 1000 SP2 quasi sempre 2°. Lo statunitense però inverte l’inerzia vincendo le ultime 9 manche e diventando campione per 11 punti. In MotoGP invece il Dottore con la RC211V vince 10 dei primi 12 GP, poi amministra.



 

​2009 Yamaha​


Valentino Rossi è anche coautore della prima doppietta Yamaha, nel 2009. In MotoGP le due M1 vincono 10 GP e alla fine a prevalere è il numero 46 che così conquista il suo 9° ed ultimo Mondiale, tutti impiegando sempre freni Brembo. In Superbike invece il 2009 è l’anno del primo titolo Yamaha: merito del rookie Ben Spies che con la R1 ufficiale riesce a tenere a bada le Ducati, anche se il sorpasso in classifica su Noriyuki Haga avviene solo in Gara1 dell’ultimo round a Portimao.​

2021 Yamaha​


Per conquistare una seconda volta il titolo Superbike, la Yamaha deve attendere il 2021. Glielo porta Toprak Razgatlioglu, vincendo la resistenza di Jonathan Rea e della Kawasaki. In MotoGP invece le 3 vittorie iniziali della M1 fanno sembrare tutto facile ma poi Maverick Viñales finisce in un baratro. Resta il solo Fabio Quartararo che arriva alla sosta con 4 successi. Pur vincendo solo una delle ultime 9 gare diventa il primo francese campione del mondo della classe regina. 


Per completezza di informazioni, in 5 delle 6 doppiette sopra citate Brembo è stato fornitore dei componenti frenanti di entrambi i piloti che hanno conquistato il titolo. L’unica eccezione è rappresentata dal 1989: solo dall’anno successivo Honda ha iniziato a servirsi di Brembo. E da allora, prima in 500 e poi in MotoGP, non ha più smesso. ​​