Ad Austin la frenata record della MotoGP

28/09/2021

 L’uso della pinza Brembo a 4 pistoni al GP Americhe e i benefici della sua discendente per l’uso quotidiano.

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Dopo un anno di assenza, il Motomondiale torna in Nord America ma nelle edizioni passate si gareggiava in aprile, pertanto c’è l’incognita meteo. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti del Mondiale MotoGP, il Circuit of the Americas rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. 


In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3. La pista texana si distingue per l’impressionante inclinazione del rettilineo che porta alla prima curva: 41 i metri di dislivello tra il punto più basso e quello più alto della pista, con conseguenze facilmente immaginabili per i piloti che dovessero sbagliare il punto di staccata. ​​ ​​



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Leggerezza e raffreddamento al top per le pinze Brembo per la MotoGP​

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Impiegata in esclusiva in MotoGP, la pinza monoblocco con attacco radiale a 4 pistoni Brembo GP4 è realizzata partendo da un unico blocco di alluminio-litio lavorato dal pieno. Rispetto alla fusione, la lavorazione dal pieno consente di impiegare materiali con migliori caratteristiche meccaniche e maggiore resistenza alle alte temperature. 


Oltre ad essere contraddistinta dalla presenza di alette sul corpo esterno, presenta il sistema anti-drag che grazie ad un device a molla riduce fortemente il fenomeno di coppia residua. Inoltre questa pinza amplifica la coppia frenante perché durante l’azione frenante genera una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni. ​​



 

 


Tecnologia MotoGP anche per le moto stradali​


Fin dal suo esordio nelle competizioni iridate, negli anni Settanta, Brembo si serve delle gare per sviluppare nuove soluzioni tecniche che una volta dimostratesi vincenti e affidabili vengono trasferite alla produzione di serie. E proprio dall’esperienza in pista discendono le pinze freno Brembo High Performance, ineguagliabili per performance frenante e stabilità. 


Rispetta questa filosofia la pinza Brembo GP4-RS ispirata alla monoblocco in uso in MotoGP. Ideata per gli appassionati della pista e per chi vuole il meglio, si eleva dai prodotti della concorrenza per leggerezza, rigidezza, raffreddamento, design e resa. 


Ecco 7 motivi per passare subito alla nuova pinza Brembo GP4-RS la regina delle piste della prossima primavera. ​

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Dodici frenate per 37 secondi​


Ogni giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 12 volte, lo stesso numero del circuito di Misano Adriatico che però è più corto di 1,3 km. Al Circuit of the Americas i freni sono in funzione per 37 secondi ogni giro, 6 secondi in più della pista intitolata a Marco Simoncelli, nonché valore record del campionato 2021. 


In 4 delle curve del tracciato texano i freni vengono impiegati per un massimo di 1,6 secondi e solo in 3 per oltre 4 secondi e mezzo. Sono invece 7 le frenate inferiori a 100 metri, tutte con decelerazioni non superiori a 1,1 g. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ogni pilota esercita un carico sulla leva di 8 quintali, ben 4,3 quintali in meno del GP Misano. ​


 





Record: oltre 300 metri di frenata​


Delle 12 frenate del Circuit of the Americas 3 sono classificate come impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà mentre le restanti 5 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti. 


La più dura di tutte è quella alla curva 12: le moto arrivano a 339 km/h e frenano per 6,2 secondi per scendere a 66 km/h. I 317 metri della frenata costituiscono il record del Mondiale e comportano un carico sulla leva di 5,7 kg e una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del fluido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12,2 bar.

 

 


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