Sette dritte sui freni del Mondiale Superbike 2017

21/02/2017

 Un pizzico di carbonio, tanto acciaio e alluminio e una spruzzata di magnesio

Gentlemen start your engines, la sosta è finita. Riparte il Campionato del Mondo Superbike e noi siamo già in fibrillazione.

Sette Case costruttrici che si affrontano tutte insieme sono un’eccezione nel motociclismo moderno ma anche garanzia di grande spettacolo.

Merito anche dei nuovi regolamenti che dovrebbero aumentare i sorpassi e quindi rendere ancora più decisivi i sistemi frenanti.


 

 
 

1) Carbonio bandito per i dischi ma non al 100 per cento
                    
Rispetto alla MotoGP che impiega dischi in carbonio, la Superbike prevede espressamente l’utilizzo di dischi in acciaio.

In realtà il regolamento 2017 introduce la possibilità di utilizzare una percentuale di carbonio non superiore al 2 per cento del peso totale del disco.

Identico alla MotoGP è invece il divieto di utilizzare il berillio per la realizzazione delle pinze: in entrambi i casi si impiegano pinze in alluminio monoblocco ricavate dal pieno.


 
 

2) Piccolo è bello

A differenza della MotoGP, che alterna dischi da 320 mm e 340 mm, i piloti Superbike possono scegliere tra i dischi da 328 mm e 336 mm.

Chi è più gentile sui freni predilige i dischi di minor diametro ottenendone un decisivo vantaggio in termini di peso.

Chi invece frena più forte può esercitare una pressione maggiore ma paga pegno alla maggior massa.

Per le Superbike è minore anche lo spessore dei dischi: da 6,5 a 7,1 millimetri.


 
 

3) La doppia griglia moltiplica le frenate al limite

Da quest’anno la griglia di partenza di Gara2 è invertita: il vincitore di Gara1 partirà dall’ultimo posto della terza fila mentre il secondo di Gara1 partirà dalla posizione centrale della terza fila e il terzo classificato di Gara1 scatterà dalla prima casella della terza fila.

In prima fila partiranno invece il 4°, il 5° e il 6° arrivato di Gara1. La seconda fila tocca invece al 7°, all’8° e al 9° arrivato in Gara 1.

Come è evidente, considerando i 9 metri che separano ogni fila, i piloti “più forti” non potranno andare subito in fuga ma dovranno faticare per riportarsi davanti.

Ipotizzando che le moto abbiano potenze simili, l’unico modo è aumentare la profondità della staccata rispetto ai piloti che li precedono.


 

4) Con Brembo vai sul sicuro

I piloti che hanno usato i freni Brembo hanno conquistato 25 edizioni del Mondiale Superbike, incluse le ultime 9.

Nelle due ultime stagioni le moto con freni Brembo hanno vinto 51 delle 52 gare corse e realizzato 25 delle 26 pole position assegnate.

Non stupisce quindi che 17 dei 21 piloti iscritti al Mondiale 2017, cioè l’81 per cento del totale, utilizzino gli impianti frenanti Brembo.

 

 
 

5) Li proviamo in pista, li portiamo in strada

Per Brembo le competizioni costituiscono il banco di prova più probante per verificare la bontà di nuove soluzioni tecniche e l’efficacia di materiali inediti.

Lo scopo ultimo di queste sperimentazioni è il trasferimento sulla produzione stradale, per migliorare l’esperienza di guida di chi usa la moto tutti i giorni.

Non a caso alcune celebri aziende come Ducati, Kawasaki ed Aprilia hanno apprezzato le qualità degli impianti Brembo nel Mondiale Superbike e poi ci hanno chiesto di produrre i freni per i loro modelli stradali di punta.


 
 

6) La presa della pastiglia

Utilizzare lo stesso componente usato da una moto da gara pur senza essere piloti professionisti è un’occasione più unica che gara.

L’eccezione è rappresentata dalle pastiglie Brembo Z04 utilizzate nelle gare Superbike e SuperSport e disponibili in commercio anche per gli appassionati ( http://moto.brembo.com ) che amano girare in pista con la proprio moto.


 
 

7) Occhio anche alle ruote

Molti ignorano che nel Gruppo Brembo è presente anche un prestigioso marchio specializzato nella produzione di ruote in lega leggera.

Se non si è ancora capito stiamo parlando di Marchesini, celebre nel mondo per la sua capacità di combinare leggerezza e performance, rigidezza e bassa inerzia al rotolamento, senza però rinunciare all’affidabilità.

I cerchi in magnesio forgiato Marchesini assicurano alle moto del Mondiale Superbike un risparmio di peso che favorisce la maneggevolezza, soprattutto nei cambi di direzione.

Non a caso li usano Rea, Sykes, Davies, Melandri, Bradl, Hayden ed altri 6 piloti.