Alla San Donato 306 metri di frenata e 660°C

24/05/2022

 Al Mugello non si dorme, tanto meno in staccata. Le innovative pinze Brembo per la MotoGP e la tua moto

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Prima edizione del GP Italia dal 1996 senza Valentino Rossi ma finalmente con il pubblico di nuovo sulle tribune. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, l’Autodromo del Mugello rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. 


In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3, inferiore ai 4 dell’altra pista italiana in calendario, quella di Misano Adriatico. La pista toscana vanta anche uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale (1.141 metri) che richiede un motore potente e naturalmente un impianto frenante di prim’ordine per non perdere in frenata quanto si potrebbe aver guadagnato sul dritto. La distanza tra le 14 curve restanti consente però ai dischi in carbonio di raffreddarsi. ​



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Pinze Brembo altamente innovative per la MotoGP​​​​​​​

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Impiegata in esclusiva in MotoGP, la pinza monoblocco Brembo GP4 è realizzata partendo da un unico blocco di alluminio lavorato dal pieno. Oltre ad essere contraddistinta dalla presenza di alette sul corpo esterno, presenta il sistema anti-drag che grazie ad un device a molla riduce fortemente il fenomeno di coppia residua, evitando il contatto tra pastiglie e disco in assenza di pressione nell’impianto. 


​Questa pinza ad attacco radiale a 4 pistoni è caratterizzata da un sistema che permette di amplificare la coppia frenante perché durante l’azione frenante riesce a generare una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni. A parità di forza esercitata sulla leva, quindi, la coppia frenate risulta aumentata rispetto ad una pinza tradizionale. ​



 

 


Stylema l’Upgrade per l’uso quotidiano ​


Oltre ad arricchire il proprio palmares con le corse, Brembo fornisce i componenti frenanti ai team e piloti che ne fanno richiesta per migliorare il proprio know-how e testare nuove soluzioni tecniche. Grazie all’esperienza acquisita nelle competizioni Brembo ha rivoluzionato le pinze per moto stradali, per decenni tutte eguali e con variazioni minime di forma e dimensione. 


Le pinze Brembo Upgrade non risultano infatti confondibili con quelle degli altri marchi, sia esteticamente ma anche in termini sostanziali. Lo dimostra la pinza Stylema, il cui corpo è più leggero del 9 per cento rispetto ai modelli precedenti, a parità di rigidità. Il coefficiente medio di attrito è cresciuto dell’11 per cento e la temperatura dei freni è diminuita del 10 per cento. 


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Un tris che trae in inganno ​ ​​​​​​​


I piloti della MotoGP usano i freni all’Autodromo del Mugello 10 volte al giro, per un totale di 30 secondi e mezzo, valore che corrisponde al 29 per cento della durata complessiva della gara. 


Le frenate più dure sono a cavalle della linea di partenza/arrivo mentre ce ne sono 3 consecutive dalla curva 8 alla curva 10 ma nessuna di questo terzetto comporta una decelerazione superiore a 1,1 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora gli 8,2 quintali, così come al GP Americhe e al GP Indonesia. ​



 


Oltre 300 metri di frenata ​​​​ ​​


Delle 10 frenate dell’Autodromo del Mugello una è classificata come impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono scarsamente impegnative. 


La staccata più dura è quella alla San Donato (curva 1): preceduta da uno scollinamento, vede le MotoGP arrivare ad oltre 340 km/h (con punte di 360 km/h con le scie) ed entrare in curva a 97 km/h. Per riuscirci i piloti si attaccano ai freni per​​ 5,9 secondi durante i quali percorrono 306 metri. La decelerazione è brutale, 1,5 g, il liquido freni raggiunge i 10,4 bar e la temperatura dei dischi i 660°C. ​

 

           

E nei videogiochi?​​


Per affrontare la prima curva del GP Italia nel videogioco MotoGP serve tante sangue freddo per azzeccare il timing giusto. Stando sul lato sinistro si riesce a vedere la tenda dei commissari che ricopre una parte di muro caratterizzata dal colore arancione. I freni vanno azionati quando si passa loro davanti, quindi si scalano tutte le marce fino alla prima. Ci si sposta a destra, vicino al cordolo, ma senza salirci. Essendo la curva particolarmente lunga non bisogna avere fretta di riaprire il gas per rilanciarsi.



 

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