Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio VS BMW M3: chi frena meglio?

14/03/2018

 Un test in pista mette a confronto le performance di frenata delle due berline.

​​​​​​​Quando si associano Italia e Germania inevitabilmente il pensiero scivola sulle sfide che hanno segnato la storia del calcio mondiale. Questa volta, invece, il duello non è legato al rotolamento del pallone ma a quello delle ruote. E a vincere non è chi riesce a fermare gli avversari ma piuttosto chi riesce a fermarsi prima del rivale.

 

Se non si era capito stiamo parlando della sfida, a suon di frenate, tra l’acclamatissima Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e la Bmw 30 Jahre M3, serie in edizione limitata realizzata per celebrare i 30 anni della M3. Due berline entusiasmanti, entrambe dotate di impianto frenante Brembo con dischi in carbonio-ceramico.


 

Una soluzione pressoché obbligata per tenere a bada l’enorme potenza garantita dai due propulsori: il 6 cilindri a V da 2,9 litri dell’Alfa Romeo e il 6 cilindri in linea da 3 litri della Bmw, da rispettivamente 510 Cv e 450 Cv. In comune questi due magnifici esemplari hanno la trazione posteriore e, ovviamente, l’impianto frenante Brembo.

L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio si avvale di dischi Brembo flottanti ventilati in carbon-ceramico da 390 mm all’anteriore e da 360 mm al posteriore. Una ghiottoneria per i palati più fini perché il carbonio ceramico è soggetto a deformazioni minime alle alte temperature. Così come dimostrato anche dalla Bmw 30 Jahre M3, con questa soluzione tecnica la forza frenante resta invariata anche dopo numerosi azionamenti in sequenza.

Entrambe le auto inoltre dispongono di pinze Brembo monoblocco a 6 pistoni all’anteriore e a 4 pistoni al posteriore. Una soluzione che solo 30 anni fa era considerata avveniristica ma che Brembo ha dimostrato realizzabile con i primi esemplari che nel 1988 hanno equipaggiato le monoposto Ferrari di Formula 1. Ammirati i grandi benefici in termini di rigidezza e leggerezza, Brembo ne ha esteso l’applicazione nel corso degli anni anche alle auto stradali più performanti e naturalmente non potevano mancare su queste due splendide vetture.

 

 
 

Esaurita questa doverosa premessa possiamo entrare nel cuore della sfida. Il test è stato effettuato sulla pista di Vairano (Italia) dallo storico mensile Quattroruote. Trovate i risultati nel numero di Giugno 2017 ( da pagina 78 a pagina 89).
Nel corso della lunga sessione di test eseguiti sulle due auto c’è stato spazio anche per le prove di frenata: ciascuna auto si è sottoposta a quattro test differenti per misurare gli spazi di arresto da 100 km/h sull’asciutto, sul bagnato e sul misto asciutto/pavé, e da 200 km/h sull’asciutto.
In vantaggio si è portata la berlina tedesca con una frenata sontuosa: 37,7 metri con 1,04 g di decelerazione per passare da 100 km/h a 0. Alla stessa velocità iniziale la Giulia ha infatti avuto bisogno di 1,3 metri in più.

La Giulia si è però presa la rivincita nella frenata realizzata da 200 km/h a 0: 137 metri (con 1,15 g di decelerazione) a fronte dei 139,9 metri (e 1,12 g) della rivale.
Sul risultato di pareggio si è quindi chiuso il primo parziale. Dopo il cambio di campo, si è passati dall’asfalto a un misto di asfalto e pavé, la M3 è tornata nuovamente in vantaggio: da 100 km/h a 0 in 44,9 metri contro i 45,7 metri della Giulia.

Ma a quel punto ha iniziato a piovere (non è vero, si è semplicemente ricorso agli irrigatori artificiali) e in pieno recupero la Giulia è riuscita ad agguantare il pareggio. Sul bagnato entrambe sono riuscite a frenare in maniera efficace. Naturalmente le distanze si sono allungate: per scendere da 100 km/h a 0 la Giulia ha avuto bisogno di 92 metri e la M3 di 101,2 metri.


 

Insomma, la sfida Italia vs Germania si è chiusa in pareggio. Un 2 a 2 che mette tutti d’accordo e che conferma le ottime prestazioni dei freni Brembo, non a caso scelti dai migliori costruttori di auto al mondo per e vetture più potenti e prestigiose.