La marea arancione di Zandvoort e il record di Max

22/08/2023

 Rivitalizzata dalla sosta estiva, la Formula 1 riparte dai Paesi Bassi, destinati a replicare la marea arancione sulle tribune, certificata dagli oltre 300 mila spettatori dell’anno scorso.

Rivitalizzata dalla sosta estiva, la Formula 1 riparte dai Paesi Bassi, destinati a replicare la marea arancione sulle tribune, certificata dagli oltre 300 mila spettatori dell’anno scorso. Teatro di gara il Circuit Zandvoort che secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante.

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2. Uno dei tratti caratteristici è la presenza delle curve 3 e 14 con un banking di circa 19 gradi, più del doppio del catino di Indianapolis. Ciò si ripercuote sul set up delle monoposto che a sua volta condiziona il funzionamento dei freni. ​



​​ ​​

 

Da Michael a Max che evoluzione​​​​ ​​

​​

Nei primi 12 GP stagionali Max Verstappen ha conquistato 314 punti su un massimo di 336, ossia il 93,45 per cento. Solo Alberto Ascari nel 1952 e 1953 e Jim Clark nel 1963 e 1965 sono riusciti a chiudere un’annata in Formula 1 con percentuali superiori, ma solo grazie al sistema degli scarti in vigore ai tempi.

Nei campionati senza scarti il primato è di Michael Schumacher che nel 2002 con la Ferrari dotata di impianto frenante Brembo totalizzò 144 punti su 170, cioè l’84,71 per cento. Ai tempi i dischi in carbonio avevano appena 72 fori di ventilazione, tutti disposti su un’unica fila, con diametro di 10mm, rispetto agli oltre mille fori da 3 mm l’uno delle monoposto attuali.


 

 


6 curve di fila usando i freni


In 9 delle 14 curve della pista olandese i piloti di Formula 1 impiegano i freni: ma se dalla curva 8 alla curva 13 i freni sono sempre indispensabili dalla curva 4 alla curva 7 incluse non vengono mai azionati. In un giro i piloti utilizzano i freni per 11,3 secondi, equivalenti al 16 per cento dell’intero GP.

L’estrema scorrevolezza della pista è confermata dalla presenza di un’unica curva in cui i tempi di frenata raggiungono i 2 secondi e di appena 4 curve con spazi di frenata di almeno 55 metri. Tre sono invece le frenate con un carico sul pedale del freno di oltre 100 kg, eppure dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico di 61 tonnellate e mezzo, quasi come nel GP Austria.  



​​​ ​


 

Meno 191 km/h con 141 kg di carico ​ ​​​​


Delle 9 frenate del GP Paesi Bassi 2 sono considerate impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le 4 restanti sono light.

La frenata più impegnativa è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km e della mancata frenata all’ultima curva: le monoposto si affidano ai freni a 310 km/h e scendono a 118 km/h in soli 119 metri.

Per riuscirci i piloti frenano per 2,28 secondi, esercitando un carico sul pedale del freno di 141 kg e affrontando una decelerazione di 4,7 g.


 

E nei videogiochi?​ ​


Affrontare in modo corretto Curva 1 del Circuit Zandvoort nel videogioco Formula 1 è piuttosto semplice: la staccata va iniziata dopo aver oltrepassato il cartello dei 100 metri.

Si scala fino in terza marcia e progressivamente ci si sposta all’interno, arrivando a lambire il cordolo ma senza salirci.

Trattandosi di un tornante, non bisogna aprire subito il gas, ma attendere alcuni secondi, facendo attenzione anche nello scaricare a terra la potenza in uscita di curva. ​

 

 

​​​​​

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​