Freni Brembo protagonisti del Mondiale WSBK in ogni senso

02/07/2021

 In Superbike arrivano dischi baffati e pinze Brembo a 6 pistoni, ma non è come credete!

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Fin dalle prime gare, nel 1988, i freni Brembo sono protagonisti del Mondiale Superbike: ai tempi equipaggiavano le Ducati 851, le Bimota YB4, le Yamaha FZR750 e anche la Honda RC30 del team RCM con cui Fred Merkel si laureò campione del mondo della categoria. 


I dischi freno erano in ghisa con 5 mm di spessore, le pinze in 2 pezzi, le pompe freno assiali e le pastiglie organiche. Come evidente, si trattava di soluzioni in linea con la filosofia dell’epoca delle derivate di serie. 


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Ai tempi, le moto sportive stradali erano molto meno sofisticate delle attuali, sia in termini prestazionali, cioè accelerazione e velocità massima, che di ciclistica, incluso quindi l’impianto frenante, per non parlare dell’elettronica, praticamente di là da venire. 


Più in generale, i primi campionati erano molto ruspanti, dall’organizzazione dei team alla preparazione dei piloti passando per i regolamenti. Per esempio nessuno ai tempi immaginava la presenza di un’auto in pista, davanti alle moto nel giro di riscaldamento.

 

D’altro canto anche in Formula 1 la safety car è sbarcata solo nel 1993, dopo essere stata impiegata saltuariamente a partire dal GP Canada del 1973. Nelle moto è arrivata alcuni anni dopo e nel Mondiale Superbike ha fatto la sua comparsa solo nel 2008. 


Il suo compito è di verificare, prima dell’inizio di ogni sessione, che la pista sia in perfette condizioni, ossia che non vi siano olio o detriti sull’asfalto né tratti allagati e che tutti i commissari e i mezzi di soccorso siano posizionati correttamente lungo il tracciato.  

 

Prima del via, invece, la safety car si posiziona alle spalle del gruppo e li segue per buona parte del primo giro: in tal modo, in caso di un grave incidente il medico seduto a fianco del guidatore può intervenire in maniera tempestiva sul ferito, prestandogli le prime cure. 


Per cercare di svolgere questa funzione nella maniera migliore possibile, deve quindi trattarsi di un’auto dotata di un ottimo spunto, con una buona tenuta di strada e naturalmente anche provvista di un impianto frenante all’altezza: in altre parole deve saper accelerare e frenare il più rapidamente possibile. ​

 

Dal 2019 nel Mondiale Superbike il ruolo di safety car è ricoperto dalla Hyundai N: la N indica sia il luogo dove è nata, Namyang (Corea del Sud) che quello dove è stata sgrezzata, il vecchio Nurburgring (Germania). Una località sinonimo di corse, in cui i freni Brembo sono stati messi alla prova a partire dal 1975, in Formula 1. 


La novità di quest’anno è l’impiego sui 4 esemplari della Hyundai i30 Fastback Nche si alterneranno in pista nel ruolo di safety car del kit GT Brembo. Una scelta quasi obbligata visto che anche i 17 dei piloti in pista si servono dei componenti frenanti Brembo. ​ 




Molte di queste moto, come per esempio le Kawasaki Ninja ZX-10RR, le Ducati Panigale V4 R e le Honda CBR 1000 RR-R, dispongono già di serie di freni Brembo. Per il Mondiale Superbike impiegano però la nuova pinza alettata e l’innovativo disco ventilato in acciaio, entrambi Brembo, perfetti per ottimizzare la ventilazione. 


Per la Hyundai i30 Fastback N invece il kit GT Brembo assicura una superiore coppia frenante e una maggiore capacità termica grazie alla pinza freno a 6 pistoni contrapposti in alluminio e disco maggiorato con campana in alluminio e caratterizzato dalla baffatura TY3, la medesima del neonato disco Sport TY3 che tanto ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi.

 

Il disco Brembo Sport si differenza dal modello precedente per l’impiego della baffatura Type3 e per il logo Brembo ben visibile sulla fascia frenante. Il disegno dei baffi sulla fascia frenante è identico a quello impiegato nel campionato Mondiale WTCR.



Questa soluzione incrementa l’attrito in ogni condizioni meteo e d’asfalto, quindi anche in presenza di pioggia battente: la dispersione dell’acqua presente sulla superficie è superiore a quella di un disco privo di baffatura. Allo stesso modo maggiore è anche la dissipazione dei gas che si formano tra pastiglia e disco. 


Grazie alla baffatura Type3 la resistenza meccanica è superiore ai dischi forati e ciò significa una maggior resistenza alle cricche. Inoltre la prestazione risulta costante per l’intera vita del disco, sia alle alte che alle basse temperature. Tutto ciò senza rinunciare alla modulabilità del pedale. 


Non daranno spettacolo come i freni delle Superbike, grazie ai quali negli ultimi anni abbiamo assistito a formidabili stoppie, ma anche i freni Brembo della safety car risultano essenziali per il funzionamento dell’intero sistema. Performance e sicurezza, come ogni componente Brembo che si rispetti.  



Che siano veicoli a due o quattro ruote, Brembo non può mancare.​


 

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