MotoGP in Indonesia: cambio di stagione, cambierà anche il meteo?

11/10/2023

 Dopo il buon riscontro di pubblico dell’anno passato, oltre 102 mila spettatori nel week-end, malgrado la pioggia che condizionò la domenica, la MotoGP concede il bis al Mandalika International Street Circuit.

Dopo il buon riscontro di pubblico dell’anno passato, oltre 102 mila spettatori nel week-end, malgrado la pioggia che condizionò la domenica, la MotoGP concede il bis al Mandalika International Street Circuit. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 22 i piloti della classe regina, rientra fra i circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.

L’anno scorso si gareggiò il 20 marzo e a causa di un diluvio e dei fulmini che si abbatterono sul circuito la partenza fu posticipata di un’ora e un quarto. La gara si disputò sotto l’acqua con una temperatura dell’asfalto di appena 28°C, tanto che il miglior giro fu superiore di 7,7 secondi alla pole position, ma i dischi Brembo in carbonio risultarono impeccabili.



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Brembo e Aprilia una partnership vincente

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Le prime due edizioni del GP Indonesia, nel 1996 e 1997, si corsero a Sentul: l’Aprilia vinse le due gare della 125, prima con Masaki Tokudome, poi con Valentino Rossi. Entrambe quelle moto disponevano di impianti frenanti Brembo, anche se le pinze erano ancora assiali perché le radiali furono inventate – è proprio il caso di dire – da Brembo nel 1998 e la prima a impiegarle fu l’Aprilia 250.

Il legame tra le moto da corsa Aprilia e Brembo risale al 1985 quando Loris Reggiani guidava la AF1 250 spinta da motore Rotax con ammissione a disco rotante. Due anni dopo il forlivese regalò all’Aprilia il 1° successo nel Mondiale. Da allora il conteggio delle vittorie Aprilia in 125, 250 e MotoGP è continuato a salire, sfiorando quota 300, con un unico comune denominatore, i componenti frenanti Brembo.



 


Quattordici in meno dell'India

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In 8 curve del Mandalika International Street Circuit i piloti della MotoGP utilizzano i freni per un totale di 27 secondi al giro, ben 11 secondi in meno del GP Giappone e 14 in meno del GP India. D’altra parte in Indonesia solo 3 staccate richiedono un uso dei freni di almeno 3 secondi.

Dalla curva 3 alla curva 9 i piloti MotoGP si servono dei freni solo alla curva 6 e per appena un secondo e mezzo, a dimostrazione dell’assenza di grandi staccate in questa sezione. Anche i carichi sulla leva del freno sono nella norma, non superando mai i 5,5 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico sulla leva del freno inferiore a 7 quintali.



 

Decelerazione di 1,8 g

Delle 8 frenate del Mandalika International Street Circuit una sola è considerata impegnativa per i freni, un’altra è di media difficoltà e 6 sono light.

La frenata alla prima curva è la più dura del Gran Premio: le MotoGP vi arrivano a 303 km/h e rallentano fino a 106 km/h attraverso un carico sulla leva del freno di 5,5 kg.

Per impostare la curva, i piloti frenano per 4,4 secondi durante i quali percorrono 228 metri con una decelerazione di 1,8 g.


 

E nei videogiochi?


Per affrontare in maniera ottimale la prima staccata del GP Indonesia nel videogioco MotoGP non bisogna dimenticare di prestare attenzione al meteo.

Tutti i consigli seguenti risultano infatti poco utili in presenza di pista bagnata. Man mano che si avanza sul rettilineo ci si sposta sulla sinistra, attaccandosi ai freni poco prima che finisca il muretto dei box.

Si scalano 4 marce e si scende in piega cercando di avvicinare il più possibile il cordolo, anche per evitare attacchi dalle retrovie.