Mondiale Superbike: tutti i segreti di Navarra

17/08/2021

 Le staccate più dure, l’impegno dell’impianto frenante e i dischi Brembo per la Superbike e le sportive stradali.

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Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 17 piloti del Mondiale Superbike, il Circuito de Navarra è un circuito altamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato da un altro paio di piste spagnole, Aragon e Jerez. 


Inaugurato nel 2010, è teatro del Cev fin dal 2012 ma ospiterà il Mondiale Superbike per la prima volta. La pista alterna un paio di lunghi rettilinei con una serie di curve di ogni tipo e raggio. Da tenere d’occhio i numerosi cambi altimetrici che possono far venire meno l’aderenza in accelerazione e frenata. ​


 

 


Carbonio al 2,1 per cento​


Ogni pilota Superbike può scegliere tra dischi da 338,5 mm di diametro e da 336 mm di diametro. Il diametro maggiore permette di esercitare una maggiore pressione, ma pesa di più. Da quest’anno inoltre Brembo mette a disposizione dei team l’innovativo disco ventilato in acciaio. 


Il carbonio è bandito in Superbike dal 1994 per il contenimento dei costi. I dischi sono infatti in acciaio, anche se il regolamento consente di utilizzare una percentuale di carbonio non superiore al 2,1 per cento del peso totale del disco. Per la stessa ragione sono vietate le leghe contenenti il berillio. ​


 

Grande smaltimento di calore anche per le moto stradali​


Per le moto stradali Brembo realizza i dischi High Performance che garantiscono prestazioni senza compromessi, estetica racing e una significativa riduzione di peso rispetto ai dischi originari. Una prima opzione è data dai dischi Supersport, disponibili con fascia frenante di 34 mm e spessore di 5,5 mm, maggiorato rispetto a quelli di serie. 


Si tratta di dischi completamente flottanti, grazie alla fascia in acciaio martensitico termicamente trattato e alla campana in lega d’alluminio ricavata dal pieno. L’accoppiamento tra le due parti è realizzato dai 10 nottolini di trascinamento e ciò garantisce un minor consumo e un superiore smaltimento del calore perché la fascia frenante è libera di deformarsi. ​


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4 quintali in più di Assen ​


Nello spazio di 3.933 metri sono disseminate 15 curve e in 11 di queste i piloti della Superbike utilizzano i freni per un totale di poco inferiore ai 30 secondi e mezzo al giro. È il valore record della prima metà del campionato, così come lo sono la somma delle decelerazioni a cui sono sottoposti i piloti: 12,1 g complessivi al giro a fronte degli 8,7 g di Donington Park. 


Notevole anche il carico sulla leva del freno: mezzo quintale al giro per pilota che si traducono in una tonnellata e due quintali dalla partenza alla bandiera a scacchi. Rispetto ad Assen l’aumento è di 4 quintali e ciò unito al probabile caldo che dovrebbe presentarsi costituirà un banco di prova impegnativo per i piloti. ​


 

 


Meno 180 km/h alla curva 9​


Delle 11 frenate del Circuito de Navarra solo 2 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e le altre 3 sono light. 


La più dura in assoluto è la curva nove nonostante la velocità di “appena” 248 km/h prima della frenata rispetto ai 290 km/h raggiunti sul rettilineo del traguardo. Alla curva 9 però le moto entrano a 68 km/h dopo una decelerazione di 180 km/h che richiede 4,4 secondi di frenata. La decelerazione è di 1,4 g e il carico sulla leva del freno di 6,1 kg. ​​


 


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