Italia quasi da record in MotoGP: largo ai giovani

07/03/2022

 Mai così tanti giovani italiani in MotoGP! E per il settimo anno consecutivo Brembo fornirà i suoi sistemi frenanti a tutti i piloti, italiani e non solo.

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​L’addio alle competizioni a due ruote di Valentino Rossi e il passaggio di Danilo Petrucci al MotoAmerica (dopo la splendida prestazione alla Dakar, con una KTM dotata di freni Brembo) ha notevolmente abbassato l’età media dei piloti italiani al via della MotoGP. Un vero e proprio ricambio generazionale perché Valentino ha appena compiuto 43 anni mentre Danilo ha comunque 31 anni e mezzo. 


L’unico pilota italiano di grande esperienza ai nastri di partenza della MotoGP è Andrea Dovizioso, che a marzo festeggerà i 36 anni: il Forlivese corre in classe regina dal lontano 2008, anche se l’anno scorso è subentrato in Petronas Yamaha SRT solo a stagione in corso, complice l’approdo di Franco Morbidelli nel team Factory Yamaha. 


In un colpo solo il contingente italiano ha quindi perso 91 vittorie e 7 titoli Mondiali, solo considerando i successi in classe regina (117 vittorie e 9 titoli in tutte le classi): 89 GP vinti (record di tutti i tempi) e 7 corone iridate per il Dottore, 2 GP vinti per Petrucci. Unico tratto comune per entrambi, l’impiego dei freni Brembo ogni volta che sono saliti in sella ad una MotoGP. ​


 

Ciò nonostante anche quest’anno restano 7 i piloti italiani al via della MotoGP, lo stesso numero che nel 2021 ​stabilì il nuovo record da quando la 500 due tempi ha lasciato il posto alla quattro tempi: le uscite di Rossi, Petrucci e Lorenzo Savadori sono infatti controbilanciate dal ritorno da titolare di Dovizioso e dagli esordi di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio.​



 

I due rookies festeggeranno i 24 anni solo in autunno, mentre un anno in più hanno Enea Bastianini e Luca Marini, nati nel 1997, così come Francesco Bagnaia, che però ha già compiuto gli anni. Ciò significa quindi che una cinquina di piloti italiani in MotoGP non hanno più di 25 anni. 


La media del settebello tricolore, includendo quindi anche il 27enne Morbidelli e il 35enne Dovizioso, calcolata il 6 marzo 2022 (giorno del primo GP stagionale), è di 26 anni e 95 giorni. Si tratta di uno dei valori più bassi per l’Italia dal 2002, stagione in cui la Dorna decise l’introduzione della MotoGP. ​


 

 

La Top 5 ​delle stagioni con l’età media più bassa per la pattuglia dei piloti italiani in MotoGP 



Ecco la classifica calcolata prendendo come riferimento il primo GP di ogni campionato ed escludendo dal computo i sostituti e le wild card.


5° posto: campionato 2003 – 26 anni e 235 giorni 


Lo sbarco in MotoGP del neo campione del mondo della 250 Marco Melandri abbassa notevolmente l’età media rispetto ai 27 anni e 242 giorni del 2002. Il ravennate è infatti un ventenne, mentre Rossi, all’ultima stagione con la Honda, ha già 24 anni. Con loro il neotrentenne Loris Capirossi, scelto dalla Ducati per il debutto in MotoGP, e il 31enne Max Biaggi. Ne esce un’annata trionfale per il nostro Paese: Rossi campione del mondo, Biaggi 3° e Capirossi 4°.


 

4° posto: campionato 2013 – 26 anni e 225 giorni 


Rispetto all’annata precedente, nel 2013 si aggiungono i debuttanti Andrea Iannone con la Ducati Pramac e Claudio Corti con la FTR Kawasaki di Forward Racing. Il più giovane dei 5 italiani è però il 22enne Danilo Petrucci. Completano il quintetto Rossi e Dovizioso che si danno il cambio: Valentino torna nel team ufficiale Yamaha, salvando l’onore dell’Italia perché è sua l’unica vittoria sfuggita agli spagnoli in tutto l’anno, e Andrea lascia la M1 per rimpiazzarlo sulla Ducati. ​


 

3° posto: campionato 2012 – 26 anni e 223 giorni 


Cinque anche i piloti italiani al via della MotoGP 2012, capeggiati dal 33enne Rossi. Tra il 1985 e il 1986 sono nati invece Dovizioso (Yamaha Tech3) e i debuttanti Michele Pirro (con il team Gresini) e Mattia Pasini (Speed Master), entrambi con le CRT. Il quinto è Petrucci, classe 1990, anch’egli all’esordio nel Mondiale, con Ioda Racing. Il tricolore non sventola sul pennone più alto nemmeno una volta ma Andrea si difende bene con 6 podi e Valentino ne totalizza altri 2. ​


 

​2° posto: campionato 2022 – 26 anni e 95 giorni 


L’uscita di scena di Valentino Rossi, soprattutto, e di Petrucci e Savadori (che oltre a fare da tester dovrebbe correre alcuni GP), con un peso minore, ha permesso di ridurre di oltre 2 anni l’età media rispetto al 2021. Nonostante i ben 7 piloti italiani in pista, solo 4 finora hanno vinto almeno un GP in MotoGP: 15 volte Dovizioso, 4 Bagnaia, 3 Morbidelli e uno Bastianini. D’altro canto Marini ha esordito solo nel 2021 in classe regina, e Bezzecchi e Di Giannantonio l'hanno fatto ​quest’anno.​


 

 

1° posto: campionato 2004 – 26 anni e 22 giorni 


Cinque i piloti italiani in MotoGP nel 2004: il più giovane è il teenager Michel Fabrizio, all’esordio nella categoria, con la Harris WCM. Il romano debutta in Qatar a 19 anni e 7 mesi. Marco Melandri con la Yamaha Tech3 ha invece 21 anni e il neo yamahista Valentino Rossi 25. Quasi 33 gli anni di Max Biaggi (Honda Pons) e 31 per Loris Capirossi, alfiere Ducati. Rossi si conferma campione ottenendo 9 vittorie mentre Biaggi chiude 3° con un successo e 9 podi.


 

 

 

E le stagioni con età media più alta dei piloti italiani? 


La stagione con l’età media più alta dei piloti italiani in MotoGP è il 2020, complice la pandemia di Covid-19: due anni fa infatti la prima gara della classe regina si disputa soltanto il 19 luglio, quattro mesi dopo il GP Qatar in cui corrono Moto2 e Moto3. La diffusione del virus obbliga gli organizzatori degli eventi sportivi a sospendere le attività e così il via della MotoGP viene posticipato in estate inoltrata. Cinque i piloti italiani in pista: il 41enne Rossi, il 34enne Dovizioso, il 29enne Petrucci, il 25enne Morbidelli e il 23enne Bagnaia. 


Quell’anno l’inno di Mameli suona 5 volte, la maggior parte grazie a Morbidelli che è vicecampione per soli 13 punti. Dovizioso invece tiene alto il nome della vecchia guardia concludendo il campionato in quarta posizione. È però bastato un solo anno per far ripiombare entrambi a centro gruppo. Riusciranno quest’anno a riscattarsi o saranno surclassati dai giovani talenti italiani? La risposta l’avremo solo in pista, mentre non esistono dubbi sulla nazionalità dei freni che avranno la meglio perché per il settimo anno di fila tutti i piloti MotoGP potranno godere dei componenti Brembo. ​