Brembo prima in Italia e nel mondo nella classifica delle aziende che creano più valore

31/07/2017

 Secondo lo studio di The Boston Consulting Group su 2.350 aziende di tutto il pianeta Brembo è prima in Italia per il Total Shareholder Return prodotta nel periodo 2012-2016

Due primi posti per Brembo nello studio “How Top Value Creators Outpace the Market – For Decades” di The Boston Consulting Group (BCG) che ha analizzato la capacità di creare valore, espressa sotto forma di Total Shareholder Return (TSR), delle migliori 2.350 aziende al mondo nel periodo 2012-2016.

Grazie ad un TSR dell’intero lustro del 58 per cento, Brembo è la prima azienda al mondo per creazione di valore nel segmento “Automotive Components”, cioè tra i produttori di componentistica per auto.

Questo valore permette inoltre a Brembo di primeggiare anche tra le aziende presenti nel FTSE MIB 40: al secondo posto c’è Recordati con il 42 per cento e sul terzino gradino del podio è posizionata Leonardo con il 36 per cento. Chiudono la Top 5 Banca Generali con il 32 per cento e Fiat Chrysler con il 30 per cento.

 

 

 

Il TSR esprime il ritorno complessivo dell’investimento per gli azionisti ed è costituito dalla somma della variazione di prezzo del titolo azionario (Capital Gain) e dai dividendi distribuiti nello stesso arco temporale (Dividend Yield).

Secondo gli analisti del BCP è meno manipolabile di altri indici e permette alle aziende di stabilire obiettivi a lungo termine, ricompensando i manager per la produzione di valore.

Ai primi 6 posti della classifica mondiale assoluta ci sono aziende che operano nei segmenti più giovani, come la tecnologia, i media e le telecomunicazioni: Netflix guarda tutti dall’alto in basso, seguita da NVIDIA e da Tencent Holdings.

Tutte e tre questi colossi sono nati negli anni Novanta e beneficiano di mercati in forte sviluppo perché molti più giovani del mercato dell’auto.

 

 

​Più difficili ottenere un TSR annuo medio del 11,6 in un settore maturo come invece ha fatto Brembo: nel 2016 il mercato globale dei veicoli leggeri, da cui provengono oltre tre quarti del fatturato di Brembo, ha registrato un progresso del 4,6 per cento.
Ciò nonostante nel 2016 il fatturato di Brembo è cresciuto del 9,9 per cento, il margine operativo lordo del 23,3 per cento e l’utile netto del 30,8 per cento.

Una crescita resa possibile da continui investimenti in nuovi impianti produttivi (ben 5 gli stabilimenti entrati in produzione o in corso di realizzazione nel solo 2016), tutti rispondenti ai più avanzati standard tecnologici costruttivi, di processo produttivo, logistico e di sostenibilità. Una strategia che riflette il dna dell’azienda, da sempre impegnata ad investire in ricerca ed innovazione.

 

 

Il gradimento del pubblico per la qualità dei prodotti Brembo è il risultato della sequenza rigorosa di verifiche riguardanti efficienza, funzionalità e resistenza su tutti i prodotti immessi in commercio: ogni anno Brembo effettua circa 350 mila ore/uomo di test al banco e altre 200 mila ore/uomo per i test su strada.