Quel GP Australia da 14 giri dominato da Ayrton e Brembo

28/03/2023

 Secondo i tecnici Brembo il Melbourne GP Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

A partire dal 2021 in Formula 1 sono state introdotte alcune gare sprint da 100 km, il cui scopo è di definire la griglia di partenza per la gara vera e propria della domenica sulla distanza tradizionale di oltre 300 km. 


Cento km sembrano un’inezia ma rappresentano quasi il doppio del GP Australia che andò in scena nel 1991, complice il nubifragio che rese impossibile continuare: appena 14 giri del tracciato di Adelaide per un totale di 52,9 km con successo di Ayrton Senna con la McLaren dotata di freni Brembo che lui stesso aveva preteso quando si trasferì in biancorosso ma che quel giorno furono utilizzati pochissimo.

Decisamente diverso è lo sforzo richiesto nel GP Australia di quest’anno, previsto sulla distanza di 58 giri. Secondo i tecnici Brembo il Melbourne GP Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.



​​ ​​

 

L’amore per il colore ​​

​​

Melbourne è famosa per il fermento culturale, i suoi quartieri trendy e le vie del centro piene di colore. In questo è molto simile a Brembo che fin dall’inizio degli anni Novanta ha reso il colore una delle caratteristiche tipiche delle sue pinze freno, arrivando a presentare una gamma che conta più di 100 tinte differenti. 

A dare il là, tre decenni fa, fu l’introduzione delle prime pinze verniciate di rosso su una vettura di altissima gamma di un noto produttore tedesco. Un’intuizione che ha trasformato quello che fino ad allora era un semplice prodotto meccanico in una vera e propria icona di design che aiuta a connotare i caratteri distintivi di ogni vettura.


​ 

 


Una sola frenata a sinistra ​​​


In ogni giro del circuito di Albert Park i piloti di Formula 1 utilizzano i freni 6 volte e in paio di queste la riduzione di velocità non supera i 65 km/h. L’utilizzo dei freni è di poco superiore ai 9 secondi al giro, uno dei dati più bassi dell’intero campionato insieme alla pista di Miami e a Monza, ed è pari al 9 per cento della durata dell’intero Gran Premio d’Australia. 


Fatta eccezione per la leggerissima frenata alla curva 9, in cui le monoposto perdono appena 33 km/h, le altre 5 frenate sono tutte in curve a destra. I freni invece non servono alla curva 5, intitolata a Niki Lauda nonostante abbia corso solo una volta in Australia. L’austriaco è stato il primo a vincere un GP e un Mondiale con i freni Brembo, nel 1975. ​



 




  

Meno 206 km/h in 2 secondi e mezzo


Delle 6 frenate del GP Australia 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e la restante è light.  


La più dura per l’impianto frenante è la terza curva, nonostante la velocità sia inferiore alla prima e all’undicesima curva. Alla curva 3 le monoposto perdono 199 km/h passando da 299 km/h a 100 km/h.

Per farlo hanno bisogno di 2,31 secondi in cui percorrono 112 metri mentre i piloti sono soggetti a 4,6 g di decelerazione. 


 

E nei videogiochi?


Per non sbagliare la staccata alla terza curva dell’Albert Park Circuit nel videogioco Formula 1 non bisogna attendere di vedere la fine del muretto interno.

Una volta che compare è troppo tardi e il rischio di finire nella via di fuga e di impiantarsi nella ghiaia è altissimo.

Meglio affondare sul pedale qualche istante prima, scalando fino alla seconda marcia mentre si aziona lo sterzo. ​

 

 

​​​​​

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​