F1 a casa Villeneuve dove si frena forte come piaceva a Gilles

13/06/2023

 Con un minimo di 300 mila spettatori attesi sulle tribune del Circuit Gilles Villeneuve – l’anno scorso furono 338 mila – il GP Canada è l’evento sportivo più seguito dell’intero Paese.

Con un minimo di 300 mila spettatori attesi sulle tribune del Circuit Gilles Villeneuve – l’anno scorso furono 338 mila – il GP Canada è l’evento sportivo più seguito dell’intero Paese. La pista si trova sull’Isola di Notre-Dame, realizzata artificialmente nel 1965 sul fiume Saint Lawrence durante i lavori di costruzione della metropolitana di Montreal.

Secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4. Le staccate decise e ravvicinate sollecitano molto l’impianto frenante, con temperature d'esercizio elevatissime per dischi e pastiglie, mitigate per fortuna dalla presenza di alcuni lunghi rettilinei che danno un po’ di respiro ai componenti. ​



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Gilles e Brembo alfieri del piacere di guida ​​

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Gilles Villeneuve è ancora oggi la personificazione del piacere di guida: che si trovasse in sella ad una motoslitta o nell’abitacolo di un’auto di Formula 1, il canadese era l’emblema della felicità e ricorreva ad ogni mezzo per non fermarsi, nemmeno se l’auto accusava un problema, come quando fece un giro su tre ruote.

In tutti e 6 i GP vinti in Formula 1, Villeneuve si è sempre servito dei freni Brembo. D’altro canto il piacere di guida è uno dei capisaldi della filosofia di Brembo, valida sia per chi gira in pista che per chi affronta strade di montagna: in entrambi i casi l’impianto frenante deve essere reattivo, combinando così la sicurezza con la soddisfazione del guidatore.


 

 


140 kg di sforzo 6 volte al giro


Al Circuit Gilles Villeneuve i piloti Formula 1 utilizzano i freni in metà delle curve, eppure ne hanno bisogno in tutte le prime 3, anche se nella seconda lo spazio di frenata è appena di 41 metri e la forza g di 2,5. L’impianto frenante è utilizzato dal pilota per 12 secondi al giro, equivalenti al 16 per cento dell’intero Gran Premio.

Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale superiore alle 67 tonnellate sul pedale del freno. In 5 curve infatti il carico supera i 145 kg e in un’altra sfiora i 140 kg. Ciò nonostante gli spazi di frenata sono ridotti: solo in un caso si arriva oltre i 100 metri.  



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Meno 216 km/h in 2,5 secondi


Delle 7 frenate del GP Canada 6 sono considerate altamente impegnative per i freni e la restante è light.

La più dura è quella alla curva 10 perché è l’unica in cui i piloti diminuiscono la loro velocità durante la frenata di oltre 200 km/h, 216 km/h per la precisione.

Si passa da 290 km/h a 74 km/h in 2,55 secondi durante i quali si percorrono 100 metri, applicando un carico sul pedale del freno di circa 146 kg.


 

E nei videogiochi?​ ​


In Canada, causa assenza di vie di fuga in buona parte delle curve, ogni errore è pagato a caro prezzo, anche nei videogiochi.

Per effettuare nel miglior modo la staccata alla decima curva bisogna prestare attenzione alla torretta posta sul lato destro con il maxischermo perché il cartello che indica i 100 metri è difficile da scorgere. Prima di superarla si frena forte e si scala fino in seconda marcia, cercando di prendere la corda quando inizia il cordolo, ma senza salirci. Poi si allarga tutto, tenendo presente che dopo l’uscita curva, la pista tenderà verso destra. ​

 

 

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