Dischi freno giganti per il ritorno a Motegi

20/09/2022

 Impianto Brembo sovradimensionato per la MotoGP in Giappone ma anche tutti i dischi disponibili per la tua moto

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Con l’inizio dell’autunno, la MotoGP si sposta in Estremo Oriente dove quest’anno si terranno, Australia inclusa, quattro GP. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 24 i piloti della classe regina, il Twin Ring Motegi rientra fra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 6. 


Le MotoGP utilizzano il circuito stradale contraddistinto da poche curve veloci e moltissime lente, intervallate da rettilinei di media lunghezza: sono addirittura 7 le curve affrontate dalle moto a meno di 100 km/h. Proprio l’abbondanza di curve da seconda marcia lo rende uno dei più impegnativi per i freni complice la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e l’altra. ​





 

Il disco Brembo gigante per la MotoGP​​​​​

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Per affrontare al meglio i circuiti più severi per l’impianto frenante, nel 2022 in MotoGP Brembo ha introdotto i dischi ventilati in carbonio da 355 mm di diametro che affiancano gli esemplari da 340 mm. Questi dischi sono già stati impiegati nei test a Sepang, Jerez e Barcellona e in gara a Spielberg destando grande soddisfazione tra i piloti. 


Il regolamento stabilisce inoltre che per questioni di sicurezza nei circuiti di Motegi, Spielberg e Buriram i piloti optino tra questi dischi da 355 mm e quelli da 340 mm, vietando i dischi da 320 mm che invece restano utilizzabili in tutti gli altri GP. Le restrizioni non sono naturalmente valide in presenza di gara dichiarata bagnata perché l’intensità delle frenate è inferiore.



 

 


Dischi Brembo da record per le moto stradali​ ​​


Se i dischi da 355 mm di diametro rappresentano un inedito nella storia della MotoGP, il limite massimo per le moto di serie è decisamente più basso. Considerando il diametro, il disco flottante Brembo più grande è quello da 330 mm in uso sulla Ducati Panigale. 


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​La prova del nove​ ​ ​​​​​​​


Ben 10 delle 14 curve del Twin Ring Motegi richiedono l’impiego dei freni e per 5 di queste l’utilizzo supera i 4 secondi. Alla prima curva la frenata dura 5 secondi, necessari a perdere 228 km/h. Grazie ad essa e alle staccate successive ogni giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni per 34 secondi, equivalenti ad un terzo del GP Giappone. 


Notevole anche la frenata alla curva 5, per la quale è richiesto un carico sulla leva di 5,6 kg mentre il liquido frenante BremboHTC 64T raggiunge una pressione di 12 bar. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 9 quintali e mezzo. ​​



 


Una cinquina da duri​​ ​​​​


Delle 10 frenate del circuito 5 sono considerate altamente impegnative per i freni; mentre 2 sono di media difficoltà e 3 sono light. 


La più stressante per l’impianto frenante è la curva 11 a 90 gradi: le MotoGP vi arrivano a 311 km/h e frenano per 5,3 secondi necessari a scendere a 81 km/h. In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 6,2 kg mentre le moto percorrono 230 metri e la pressione del liquido freno si impenna a 13,3 bar. ​ ​ ​

 

           
E nei videogiochi?​​


Affrontare la curva 11 del GP Giappone nel videogioco MotoGP non è facilissimo perché tutto ciò che circonda il nastro d’asfalto non è contraddistinto da elementi particolari. La frenata va iniziata poco prima di incontrare il cordolo biancoazzurro che si trova sul lato sinistro, dopo aver superato la casetta con il tetto in legno a bordo pista. Si scala fino in seconda marcia e una volta passato l’ultimo cartellone di una nota bibita energetica si scende in piega. Mentre si inserisce la prima marcia si può salire sul cordolo di destra e subito dopo si riapre il gas.


 

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