28 NUMERI MAI SVELATI PRIMA SUI FRENI BREMBO DELLA NASCAR. TUTTI DEVONO SAPERE

12/11/2018

 Quanto sono grandi, quanto durano, quante volte si usano e altre curiotà sui freni Brembo della Nascar

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​Tutti gli amanti della Nascar Cup Series hanno iscritto nel loro cuore un numero, quello del pilota per cui tifano: c’è chi adora il 48 (Jimmie Johnson) e chi impazzisce per il 18 (Kyle Busch), chi va matto per il 78 (Martin Truex Jr.) e chi spasima per il 4 (Kevin Harvick).

 

L’unico numero ufficialmente ritirato dalla Nascar è il 61 che usava Richie Evans prima del suo incidente mortale nel 1985 a Martinsville: Evans aveva vinto oltre 400 gare della Whelen Modified, conquistando la bellezza di 8 campionati consecutivi della categoria, dal 1978 al 1985.

 

Molti sostengono che andrebbero ritirati il 43 di Richard Petty e il 3 di Dale Earnhardt. Un simile onore andrebbe tributato anche al 24 di Jeff Gordon e al 21 del Wood Brothers Racing Team. Noi di Brembo siamo combattuti: alcuni credono che sia giusto ritirare i numeri delle leggende, altri sono contrari.

 

Su una cosa però sono concordi tutti quelli che se ne intendono: le auto Nascar non possono rinunciare a utilizzare i freni, anche quando corrono sugli ovali. E proprio per evidenziare l’importanza di questi componenti abbiamo preparare una selezione di 28 numeri sfiziosi riguardanti i freni.


 

0: le volte in cui i piloti usano i freni in gara sugli ovali di grandi dimensioni come Indianapolis, Talladega e Daytona per vere e proprie frenate, tranne nel giro di rientro ai box e in caso di incidente. Su queste piste però i freni vengono impiegati quando un’auto è immediatamente alle spalle di un’altra vettura, per evitare contatti. I piloti preferiscono azionare un po’ i freni e conservare il motore a pieni giri, piuttosto che non toccare i freni e rilasciare l’acceleratore ​

 

2​: le Nascar Cup Series in cui Martin Truex Jr. si è classificato nelle prime 2 posizioni. Con la sua Toyota del team Furniture Row Racing dotata di freni Brembo ha vinto 8 gare e si è laureato campione nel 2017 mentre nel campionato 2018 ha vinto 4 gare ed è stato vicecampione.​

 

2.5​: la decelerazione massima in forza G affrontata dai piloti Nascar, superiore di oltre il 25 per cento alle vetture che gareggiano alla 24 Ore di Le Mans nella categoria LM GTE Pro. Una differenza incredibile considerando che le vetture Nascar pesano ben 1.540 kg, utilizzano i dischi in ghisa (meno performanti del carbonio) ed impianti frenanti di piccole dimensioni.​​

2.65​: le libbre di peso di una pastiglia freno. La sua temperatura ottimale di esercizio è di 400 gradi Fahrenheit. Oltre ad essere diverse da anteriore a posteriore, spesso lo sono anche a seconda del lato dell’auto su cui vengono montate perché gli ovali sono contraddistinti da curve solo a sinistra.​​

 

3​: i campionati Nascar Cup Series vinti da Jimmie Johnson con i freni Brembo.​


 

4​: i campionati Nascar Cup Series vinti da Jimmie Johnson con i freni Brembo

 

4: i pistoni delle pinze Brembo per gli Intermediate e gli Speedway. Gli altri produttori invece usano ancora le pinze a 6 pistoni, un tempo obbligatorie. Grazie alla continua evoluzione tecnologica, le nostre pinze a 4 pistoni odierne garantiscono gli stessi risultati delle pinze a 6 pistoni della concorrenza e offrono un miglior feeling con il pedale riscontrato da tutti i piloti che li usano.​

 

4.5​: le libbre di peso della pinza posteriore per gli Short Track. Per gli Speedway e gli Intermediate il valore è ancora più basso perché i freni si usano con minore frequenza: 3,37 libbre la versione base e 2,67 libbre quella Light. A prescindere dal circuito le pinze anteriori pesano di più delle posteriori perché sull’impianto anteriore ricade buona parte dello sforzo della frenata. ​​

6: i pistoni delle pinze anteriori per gli Short Track. Su questi tracciati l’impianto frenante è utilizzato sia per frenare che per aiutare l’auto a curvare in uno spazio contenuto e ciò spiega l’utilizzo dei 6 pistoni.​

 


 

8: i campionati Nascar Cup Series vinti dai freni Brembo con 6 piloti differenti.

 

9: l’usura in mm della pastiglia registrata quest’anno a Martinsville mentre a Watkins Glen il consumo è stato dli 11 mm. A parità di circuito, però, possono registrarsi valori differenti in relazione al materiale d’attrito utilizzato e allo stile di guida del pilota.​

 

                           

14​: i secondi di utilizzo dei freni durante un giro a Martinsville, circa 7 secondi per ogni curva. Considerando che i piloti più veloci completano un giro in poco più di 20 secondi, la percentuale di utilizzo dei freni corrisponde al 70 per cento dell’intera gara.​ ​

17.7​5​: il peso in libbre dell’intero corner di una ruota posteriore in buona parte degli Short Track. Con il termine corner si intende l’intero sistema composto da disco, pinza, pastiglie e la minuteria necessaria per i collegamenti delle parti.​

 

21.26​: il peso in libbre del disco anteriore Heavy Duty per gli Short Track: è il modello più usato dai piloti “dal piede pesante” e per questo motivo lo spessore è di 42 mm. Il disco Super Light invece pesa di meno perché ha uno spessore di “soli” 38 mm, comunque superiore ai 32-35 mm dei dischi in ghisa usati dalle vetture GTE-Pro nelle gare Endurance.​​


 
 

22: i mm di spessore dei canali di ventilazione dei dischi usati a Watkins Glen, il circuito più duro del campionato per l’impianto frenante essendo composto da 5,4 km intervallati da 11 curve. Oltre ad essere il più duro, è anche il circuito statunitense su cui Brembo vince da più tempo, avendo raccolto i primi successi negli anni Settanta, in Formula 1.​

 

25: gli anni dall’esordio di un’auto con freni Brembo in Nascar: la prima fu la “Melling” Ford guidata da PJ Jones a Watkins Glen. Tagliò il traguardo all’8° posto, lasciandosi alle spalle 30 auto. ​

 

30: i bar (600 psi) di pressione raggiunta dal liquido frenante sui Road Course.

32: i mm di spessore massimo dei dischi posteriori con 72 fori di ventilazione per i Road Course e gli Short Track. ​​

40​: la pressione minima in bar (equivalenti a 800 psi) raggiunta dal liquido frenante alla prima curva di Watkins Glen. In molte occasioni, in questo stesso punto del tracciato si raggiungono anche i 60 bar (1.200 bar). ​​​


 

42​: i mm di spessore massimo dei dischi anteriori per i Road Course e gli Short Track. Per gli Intermediate lo spessore massimo dei dischi anteriori è di 38 mm e per gli Speedway ancora meno, 28 mm.​

 

43​​: il numero della Plymouth del Petty Enterprises vittoriosa con Bobby Hamilton a Phoenix il 27 ottobre 1996, primo successo Brembo in Nascar. Qualificatosi con il 17° tempo, Hamilton è stato in testa per 40 giri, inclusi gli ultimi 30. Un’auto con il numero 43 non vinceva una gara Nascar da 13 anni.​

 

72: il numero massimo di fori di ventilazione su ciascun disco. Poca cosa rispetto ai 1.400 fori dei dischi usati in Formula 1 e ai 430 fori di cui dispongono i dischi usati dai prototipi della classe LMP1.​​

154​: il carico massimo in libbre sul pedale del freno in occasione di una singola frenata. Considerando che le gare durano fino a 600 miglia, a differenza di quelle di Formula 1 che non superano mai le 190 miglia,lo sforzo richiesto ai piloti Nascar è decisamente più esteso nel tempo.​

 

308: il diametro in mm dei dischi anteriori solitamente usati negli Intermediate. Questo valore è stato scientificamente calcolato per ottenere le migliori prestazioni possibili con queste auto su questi tracciati, minimizzando nel contempo il peso e massimizzando l’efficienza. Adottare dischi più grandi (o piccoli) non permetterebbe di ottenere la stessa combinazione di benefici offerta dai dischi da 308 mm.​​​


 
 
 

328​: il diametro massimo in mm dei dischi anteriori. La stessa misura è usata anche dalle moto che gareggiano nel Campionato Mondiale Superbike.

 

600​: le miglia l’intervallo di sostituzione dei dischi. Una pinza viene invece usata per più gare e, salvo incidenti o incendi dell’auto, viene inviata a Brembo una volta all’anno per la revisione periodica.

 

635:i gradi Fahrenheit del punto di ebollizione del fluido freni Brembo HTC 64T, superiore ai prodotti rivali. Ciò assicura una resistenza maggiore al Vapour Lock e una frenata efficiente in ogni condizione. ​​

1.000: le frenate complessive sui 500 giri di gara degli Short Track. In Formula 1 invece ciascuna monoposto effettua circa 500 frenate a gara, con un picco di 940 frenate al GP Monaco.​

 

1800​: i gradi Fahrenehit della temperatura massima raggiunta dai dischi

 

1999​​: l’anno del primo titolo Nascar Cup Series vinto da un’auto con freni Brembo: protagonista Dale Jarrett con la Ford del Robert Yates Racing. Quell’anno conquistò 4 gare e vinse il campionato con 201 punti di vantaggio.

 

E ora che vi abbiamo dato i numeri non vi resta che giocarli al Bingo. Giocare responsabilmente e con moderazione è un'esperienza piacevole e positiva, ma assistere ad una gara Nascar è ancora più divertente.​


 

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