Al GP Monaco 15 secondi di frenate al giro

24/05/2022

 Pinze Brembo iper performanti per i team F.1 e per chi desidera una frenata aggressiva su strada

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Per la prima volta il GP Monaco si disputa in tre giorni consecutivi, rompendo la tradizione che prevedeva i primi turni di libere il giovedì e riposo il venerdì. Secondo i tecnici Brembo il Circuit de Monaco rientra nella categoria dei circuiti mediame​​​​​nte impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alle ultime quattro piste su cui si è corso. 


Il circuito, che si snoda per le strade del Principato, è caratterizzato da alto carico aerodinamico e elevate percentuali di tempo speso in frenata. Oltre tutto a marzo è stata riasfaltata buona parte della pista, per garantire un’aderenza in linea con gli altri circuiti. Ciò potrebbe accrescere le temperature di pinze e fluido freni, essendo maggiore la potenza frenante scaricabile a terra. ​



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Pinze personalizzate in F.1​​​ ​​

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Per gareggiare con successo nel GP Monaco i team modificano l’assetto delle monoposto. Non vengono invece cambiate le pinze freno, le cui forme e dimensioni sono definite in inverno per combinarsi nel miglior modo possibile con le esigenze specifiche dell’auto che vanno ad equipaggiare. 


Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato. C’è chi predilige pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri optano per soluzioni più rigide e pesanti.


 

 


Il kit più sofisticato per le auto ​​​​​​


Per venire incontro alle richieste degli automobilisti che desiderano una frenata aggressiva sia sua strada che su pista, Brembo ha creato i kit frenanti GT/R, composti da pinze monoblocco in alluminio ricavate dal pieno ad attacco radiale, dischi flottanti in due pezzi e pastiglie ad alte prestazioni. 


Le pinze GT/R presentano caratteristiche tipicamente racing, dalla leggerezza alla rigidezza passando per la resistenza alle alte temperature. Sono progettate per offrire una forza frenante costante e un pedale stabile, ma anche per migliorare la dinamica e le prestazioni del veicolo, poiché contribuiscono a ridurre le masse non sospese. 


Scopri tutti i benefici dei kit GT/R.



 

 



 

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73 tonnellate a pilota ​​​​


Il Circuit de Monaco è la pista più corta del Mondiale, con i suoi 3.337 metri, ma necessita di 9 frenate per giro. Il Mirabeau (curva 5) e il Loews (curva 6) sono però le sole curve consecutive del tracciato in cui i piloti devono affidarsi ai freni. Non raggiungendo nemmeno i 300 km/h, le staccate sono tutte inferiori ai 105 metri. 


In un giro i piloti di Formula 1 utilizzano i freni per poco meno di 15 secondi, equivalenti al 21 per cento dell’intero Gran Premio. Questo è un indice di quanto sia l’accumulo di temperature nell’impianto essendo bassa la velocità media e il tempo per raffreddare tra una frenata e l’altra. Tre delle 9 frenate non raggiungono nemmeno il secondo mentre altrettante superano i 2 secondi. Il carico complessivo esercitato da ciascun pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi supera le 73 tonnellate.


 



Alla prima curva 4,3 g di decelerazione ​


Delle 9 frenate del Circuit de Monaco 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light. 


La più dura per l’impianto frenante è quella dopo il traguardo, la S.te Devote: le monoposto vi arrivano a 283 km/h e scendono a 113 km/h in soli 85 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 1,66 secondi esercitando un carico di 134 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 4,3 g. ​

 

 

E nei videogiochi?​​

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Fatta eccezione per il primo giro, in cui il gruppo di monoposto dovrebbe impedire di impostare correttamente la giusta traiettoria, affrontare senza patemi la prima curva nel videogioco Formula 1 è fondamentale per non farsi infilare da chi vi insegue. Bisogna restare nella parte centrale della carreggiata per frenare con l’auto dritta. Per ottenere un buon tempo sul giro ci si serve del cordolo, evitando però di stare esageratamente a destra per non essere penalizzati per taglio di curva.




 

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