In Ungheria nessun respiro per i piloti di Formula 1

19/07/2023

 Dopo l’incredibile bagno di folla di Silverstone, con 480 mila spettatori nell’arco del week-end, la Formula 1 si sposta nell’est Europa per gareggiare all’Hungaroring.

Dopo l’incredibile bagno di folla di Silverstone, con 480 mila spettatori nell’arco del week-end, la Formula 1 si sposta nell’est Europa per gareggiare all’Hungaroring. Secondo i tecnici Brembo questo circuito rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.

La tortuosità del tracciato, la scarsità dei punti in cui sorpassare e la presenza di molte curve a 180 gradi lo fanno somigliare ad un grande kartodromo, una sorta di GP Monaco ma senza muretti. Fondamentale è quindi ottenere una buona posizione in griglia di partenza. L’assenza di lunghi rettilinei pone un importante limite al raffreddamento dei freni. ​



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Hungaroring quasi come Monaco ​​​


Ad ogni giro dell’Hungaroring i piloti di Formula 1 azionano l’impianto frenante 11 volte, per un totale di 14 secondi e mezzo al giro, equivalenti al 19 per cento della durata del Gran Premio. Il valore è elevato ma durante il GP Monaco, seppur su un tracciato più corto di un km rispetto la pista ungherese, le frenate sono 12 e si traducono nel 25 per cento della durata del GP nel Principato.

Le 11 frenate del GP Ungheria sono contraddistinte da valori molto differenti tra loro, specie per le decelerazioni: in 4 curve si superano i 4,5 g, altrettante spaziano tra 3 e 4 g e nelle restanti si resta al di sotto di 2,8 g. Singolare è l’utilizzo dei freni in 4 curve consecutive, dalla 11 alla 14, anche se per nessuna di queste lo spazio di frenata supera i 90 metri. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico complessivo di 81 tonnellate, inferiore solo ai dati dei GP Monaco e GP Singapore.  



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4,8 g alla prima curva ​​​​


Delle 11 frenate del GP Ungheria 4 sono considerate impegnative per i freni, 2 sono di media intensità e le 5 restanti sono considerate a bassa intensità.

La frenata più impegnativa è alla prima curva: per passare da 317 km/h a 95 km/h i piloti devono frenare per 2,7 secondi con un carico di 151 kg sul pedale del freno durante i quali subiscono 4,8 g di decelerazione. In quell’arco di tempo le monoposto percorrono 120 metri.


 

E nei videogiochi?​ ​


Anche nel videogioco della Formula 1 frenare tardi alla prima curva dopo il via potrebbe generare un incidente a catena, con il rischio di uscire di scena antitempo, essendo la carreggiata ridotta.

Quando invece il gruppo è sgranato si può tentare un attacco, attaccandosi ai freni in corrispondenza del cartello dei 100 metri. Si scala fino in seconda marcia ma già in terza si muove l’auto sul lato destro, passando anche sul cordolo per disincentivare possibili attacchi avversari. ​

 

 

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