MotoGP: a Valencia conta la prima frenata

09/11/2021

 I tranelli per l’impianto Brembo e l’importanza dei cerchi Marchesini per le competizioni e la tua moto.

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A differenza dell’anno scorso, il Gran Premio de la Comunitat Valenciana ritorna ad essere l’evento con cui si conclude la stagione della MotoGP. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il Circuit Ricardo Tormo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. 


In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso delle quattro piste spagnole. Si tratterà di una gara storica perché metterà il sigillo sulla formidabile carriera di Valentino Rossi, fin dagli esordi nel Motomondiale utilizzatore degli impianti frenanti Brembo e da parecchi anni anche dei cerchi Marchesini.​



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Marchesini, la scelta di chi pretende il meglio​​

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Dal marzo 2000 Marchesini è un’azienda del gruppo Brembo con cui condivide la stessa sede produttiva. Anche per la stagione 2021 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano quasi due terzi delle moto presenti in pista in MotoGP: per l’anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze. 


Tutti questi esemplari discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico e garantiscono massima rigidezza e minima inerzia. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme ai pneumatici costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l’accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata. ​



 

 


Leggerezza e performance anche per le moto stradali​


Marchesini non si limita a regalare emozioni forti ai piloti professionisti, ma realizza anche soluzioni che assicurano alte prestazioni agli utilizzatori delle moto stradali. Contraddistinti da uno stile inconfondibile, sono realizzati impiegando metodi di progettazione, analisi strutturale e sperimentazione all’avanguardia. 


I cerchi M7R Genesi dispongono di 7 razze costituite da una lega di magnesio impiegata per applicazioni aerospaziali lavorata attraverso una forgiatura multi-direzionale e l’uso di stampi ottimizzati sulla geometria finale della ruota: la riduzione di peso rispetto ai cerchi di serie va dal 26 al 41 per cento a seconda del modello di moto.


Approfondisci la tua conoscenza dei cerchi Marchesini.



 

 

 




Trentuno secondi per fare la differenza​


I piloti della MotoGP utilizzano i freni in 9 delle 14 curve del Circuit Ricardo Tormo: Le sole due curve consecutive in cui non se ne servono sono la 9 e la 10. In un giro intero i freni sono in funzione per 31 secondi, equivalenti al 34 per cento dell’intero Gran Premio, percentuale identica al GP Spagna disputato al Circuito de Jerez. 


Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi in media si sfiorano i 9 quintali. Il carico non è però uniforme perché in un paio di curve è inferiore ai 2 kg e mezzo e in un altro paio sfiora i 5 kg. Le decelerazioni sono invece tutte comprese tra 0,8 g e 1,2 g tranne una. ​


 





Poco meno di 200 km/h in 4,8 secondi​


Delle 9 frenate del Circuit Ricardo Tormo solo una è classificata come impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono scarsamente impegnative. 


La staccata più dura per le MotoGP è la prima dopo il traguardo: le moto passano da 320 km/h a 128 km/h in 4,8 secondi in cui percorrono 282 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 4,9 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 10,4 bar. ​

 

 


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