GP Austria F1: per i piloti forza g e carichi da forzuti

27/06/2023

 Dopo la trasferta in Canada, la Formula 1 torna in Europa per disputare i prossimi 6 GP.

Dopo la trasferta in Canada, la Formula 1 torna in Europa per disputare i prossimi 6 GP. Secondo i tecnici Brembo il tracciato austriaco rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista della confinante Budapest.

Il Red Bull Ring viene impiegato anche dalla MotoGP ma il tracciato è leggermente differente perché alla curva 2 le moto devono affrontare una chicane. Questa variazione si traduce in una minore velocità alla curva 3, teatro nel 2020 di un incidente, con una moto senza controllo che ha attraversato la pista per fortuna senza travolgere gli altri piloti. ​



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Niki primo in tutto ​​

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La prima curva del circuito austriaco è intitolata al compianto Niki Lauda, venuto a mancare nel 2019. Dieci anni fa invece è stato insignito da Brembo del “Bernie Ecclestone Award 2013”, un premio a forma di impianto frenante di Formula 1, per aver contribuito alla storia della Formula 1 come pilota, consulente di team, commentatore televisivo e Presidente non esecutivo del team Mercedes AMG Petronas F1.

Lauda ha contribuito all’affermazione di Brembo in Formula 1 perché proprio quando la Scuderia Ferrari ha iniziato a utilizzare i dischi in ghisa Brembo, nel 1975, ha riconquistato il Mondiale Piloti che le sfuggiva da 11 anni. Quell’anno l’austriaco fu anche il primo a conquistare una pole position e a vincere un GP con i componenti frenanti Brembo: in carriera Niki si è ritirato 5 volte per noie ai freni ma mai quando si è servito di Brembo.


 

 


Tre frenate da almeno 5,3 g​​​


Così accennato in precedenza i piloti MotoGP devono attaccarsi ai freni anche alla curva 2 mentre le monoposto di F1 la affrontano in pieno. Non è solo questo a determinare la differenza nei tempi complessivi di frenata sul giro: 10,7 secondi per la F.1, a fronte di mezzo minuto per la MotoGP. Ancora più ampie le differenze negli spazi di frenata: alla curva 1 alle auto bastano 101 metri per perdere 178 km/h mentre alla MotoGP servono 242 metri.

Per riuscire a frenare in così poco spazio, grazie soprattutto alle quattro ruote, i piloti di F.1 sono soggetti a decelerazioni importanti: in 3 frenate non sono inferiori a 5,3 g e in altre 3 superano i 3 g. Notevoli anche i carichi sul pedale del freno, con picchi di 175-177 kg. Sommando tutte le frenate della gara, dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico sul pedale del freno di 62 tonnellate.  



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177 kg di carico sul pedale ​ ​​​​


Delle 7 frenate del GP Austria 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e la restante è light.

La frenata più dura è alla prima curva dopo il traguardo. Con un carico sul pedale del freno di 177 kg e una decelerazione di 5,5 g, i piloti scendono da 318 km/h a 140 km/h in appena 1,85 secondi durante i quali percorrono 101 metri.


 

E nei videogiochi?​ ​


Per effettuare perfettamente la prima frenata del GP Austria nel videogioco Formula 1 non bisogna dimenticare che superato il traguardo la pendenza aumenta e che quindi frenando troppo presto si rischia di rallentare più del necessario.

Stando completamente sul lato sinistro, si inizia a frenare poco prima di incrociare il cartello dei 100 metri. Quando si è inserita la quinta marcia si sterza a destra ma si continua a frenare, scalando fino alla quarta marcia. Il passaggio sul cordolo interno è fulmineo ma non bisogna avere fretta di premere sull’acceleratore per non finire con le ruote sul verde all’esterno, rischiando la penalizzazione. ​

 

 

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