Catalunya MotoGP: dove è nato il mito Ducati

30/08/2023

 Dopo 2 edizioni andate in scena a giugno, il GP Catalunya torna a settembre, anche se nel 2020 si disputò in autunno a causa del ritardo nella partenza del campionato per la pandemia di Covid-19.

Dopo 2 edizioni andate in scena a giugno, il GP Catalunya torna a settembre, anche se nel 2020 si disputò in autunno a causa del ritardo nella partenza del campionato per la pandemia di Covid-19. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti della MotoGP, il Circuit de Barcelona-Catalunya rientra nella categoria delle piste altamente impegnative per i freni.

In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 5, identico al Sepang International Circuit. L’impianto frenante è soggetto ad un enorme stress alla prima curva, complice il rettilineo di 1.047 metri che la precede e che potrebbe tradursi in una velocità di quasi 360 km/h. Quasi tutte le altre staccate sono invece decise e ravvicinate.



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Alla prima di Ducati, Brembo c’era già

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Su questo tracciato, 20 anni fa, la Ducati ha ottenuto la prima vittoria in MotoGP: merito di Loris Capirossi che riuscì a sconfiggere di 3 secondi Valentino Rossi. Naturalmente la Desmosedici del vincitore impiegava freni Brembo, a cui Ducati è fedele fin dall’esordio nel Mondiale Superbike, nel 1988. La Casa di Borgo Panigale è l’unica nella storia della 500-MotoGP ad aver vinto solo con i freni Brembo.

Il connubio tra Ducati e Brembo si estende da decenni anche alle moto stradali e da quest’anno coinvolge anche la MotoE: tutte le moto della categoria si servono del doppio disco anteriore in acciaio T-Drive Brembo da 338,5 mm di diametro e 6,8 mm di spessore dotato di alettature sul diametro interno per migliorare il raffreddamento. Made in Brembo è anche la pinza anteriore monoblocco ricavata dal pieno GP4RR M4 32/36, così come la pompa radiale PR 19/18.



 


Sei frenate MotoGP oltre quelle della F1

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In ogni giro del Circuit de Barcelona-Catalunya i piloti usano i freni 10 volte per un totale di 32 secondi, equivalenti al 32 per cento della durata della gara. Su questa pista invece le monoposto di Formula 1 utilizzano i freni 7 volte per 9 secondi e mezzo al giro, pari al 12 per cento del tempo della loro gara e mai per più di 2,2 secondi a curva.

Invece in 6 delle 10 frenate della MotoGP l’impianto frenante è operativo per oltre 2 secondi e mezzo con 3 curve superiori ai 4 secondi. Al contrario, le decelerazioni dei piloti in sella non superano mai i 2 g a fronte di punte superiori al doppio per quelli seduti nell’abitacolo. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico complessivo sulla leva Brembo del freno per ciascun pilota è di oltre 9 quintali.



 

313 metri di frenata

Delle 10 frenate del Circuit de Barcelona-Catalunya 2 sono classificate come impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e le restanti 6 sono scarsamente impegnative.

La staccata più dura per la MotoGP è alla prima curva: le moto passano da oltre 340 km/h a 104 km/h in 5,8 secondi durante i quali percorrono 313 metri.

Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 6,2 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 2 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12 bar.


 

E nei videogiochi?


Per affrontare la prima curva del GP Catalunya nel videogioco MotoGP basta prestare attenzione al verde a bordo pista.

Quando la striscia di prato sul lato sinistro lascia il posto al verde e al cordolo biancorosso è il segnale che bisogna attaccarsi ai freni.

Si scala fino in seconda marcia, anche se alcuni rimangono erroneamente in terza, e poi ci si avvicina al cordolo sulla destra, salendoci anche con parte del busto ma senza indulgere troppo nell’autocompiacimento perché la curva 2 è sul lato opposto.