Il GP Portogallo 2020 MotoGP secondo Brembo

17/11/2020

 La guida ai sistemi frenanti Brembo della classe regina e al loro uso all’Algarve International Circuit

​​​​​​​​​​​​​​​​


Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, l’Algarve International Circuit rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso del campionato 2020. 


I continui saliscendi che la caratterizzano rendono difficile per i piloti calibrare le staccate, con il rischio di arrivare lunghi in discesa o di frenare troppo presto in salita: in discesa si tocca una pendenza massima del 12 per cento e in salita del 6 per cento, mentre l’inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l’8 per cento. ​


 


Il carbonio Brembo in MotoGP con ogni condizione​



Nell’ultimo triennio Brembo è riuscito a sfatare un tabù storico: dall’introduzione del carbonio nella classe 500, in presenza di pioggia in 500-MotoGP questo materiale veniva accantonato e al suo posto usati i dischi in acciaio. Per garantire un buon coefficiente d’attrito infatti il carbonio deve entrare in temperatura raggiungendo almeno i 250°C, cosa piuttosto difficile, sino a poco fa, in condizioni di pioggia e bagnato.  


Lo sviluppo portato avanti da Brembo negli ultimi anni sul carbonio ha però consentito di allargare il range di temperatura di esercizio. Questo, unito all’aumento delle performance di motori e pneumatici, si è tradotto in un aumento delle temperature dei dischi anche con la pioggia che ha portato al quasi abbandono dell’acciaio. ​ ​


 
​​



L’impegno dei freni durante il GP Portogallo MotoGP​​


I piloti della MotoGP utilizzano i freni in 9 delle 15 curve del tracciato portoghese, una in meno rispetto ai piloti del Mondiale Superbike che qui hanno corso ad agosto. In ogni giro i freni delle MotoGP sono in funzione per 30 secondi, a fronte dei quasi 31 secondi e mezzo delle derivate di serie. 


Cinque delle frenate affrontate dalle MotoGP ogni giro comportano però cali di velocità inferiori ai 100 km/h e quindi un utilizzo dei freni inferiore a 3,2 secondi. Fatta eccezione per un paio di curve, la decelerazione media non supera gli 1 g. Di conseguenza dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno non arriva a 6 quintali e mezzo. ​ ​​​

 


 

La frenata più impegnativa del GP Portogallo​ ​​ ​


Delle 9 frenate dell’Algarve International Circuit solo una è classificata come impegnativa per i freni, una è di media difficoltà e le restanti 7 poco scarsamente impegnative. 


La staccata più dura per le MotoGP è la prima dopo il traguardo, complice un rettilineo di 969 metri: i prototipi passano da 325 km/h a 119 km/h in 4,8 secondi in cui percorrono 282 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 4,3 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 9,2 bar. ​


 


​​​​​