Il GP Russia Formula 1 2019 secondo Brembo

23/09/2019

 Ai raggi X l’impegno dei sistemi frenanti delle monoposto di Formula 1 al Sochi Autodrom

​Dal 27 al 29 settembre il Sochi Autodrom ospita il 16° appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1. ​

Nel 2010 è stato siglato il contratto per ospitare il GP Russia a Sochi e 4 anni dopo il circuito è stato completato. ​

Realizzato all’interno del Parco Olimpico usato per i Giochi Olimpici Invernali del 2014, si contraddistingue per la curva 3 che con i suoi 650 metri è la più lunga dell’intero Mondiale. ​



 


Disegnata dall’architetto Hermann Tilke, la pista è una delle più lunghe del Mondiale (5.848 metri) e impiega per 1,7 km strade solitamente aperte al traffico. ​

Per questa ragione, le prestazioni delle monoposto aumentano con il passare delle sessioni, man mano che l’asfalto si gomma. ​

Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale, il Sochi Autodrom rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4.​

 

 
 

L’impegno dei freni durante il GP​

Il tempo speso in frenata ogni giro è di 15 secondi, pari al 16 per cento della durata complessiva della gara, un valore in linea con buona parte delle altre gare. ​

Particolarmente alta è invece la media delle decelerazioni massime sul giro (4,1 g) che dipendono dalla presenza di 10 frenate, tutte con decelerazioni di almeno 2,8 g. ​

L’energia dissipata in frenata: di 179 kWh.​
Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota ricorre ai freni almeno 530 volte, esercitando un carico totale sul pedale di 43 tonnellate e 8 quintali. ​

In altre parole, ciascun pilota esercita un carico di oltre mezzo quintale al minuto. ​


 

​Le frenate più impegnative ​

Delle 10 frenate del Sochi Autodrom 2 sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light. ​

La staccata più impegnativa è quella alla curva 2: le monoposto vi arrivano a 333 km/h e frenano per 1,82 secondi per entrare in curva a circa 131 km/h. Ci riescono in soli 107 metri. ​
Notevole lo sforzo richiesto ai piloti: 142 kg di carico sul pedale e 6,1 g di decelerazione. ​

Quasi altrettanto dure per i freni Brembo sono anche le curve 13 (da 333 km/h a 112 km/h) e 5 (da 288 km/h a 153 km/h), caratterizzate da decelerazioni rispettivamente di 5,4 g e 4,8 g. In entrambi i casi le monoposto generano in frenata una potenza frenante massima superiore a 1.500 Kw: addirittura 2.668 Kw alla curva 13.​

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Prestazioni Brembo

Nelle 5 edizioni del GP Russia disputate, le monoposto dotate di pinze Brembo hanno sempre ottenuto la pole e si sono classificate prima e seconda in gara. ​
Nel 2016, 2017 e 2018 l’intero podio è stato occupato da monoposto con pinze Brembo. ​

​In Russia la Ferrari non ha però ancora mai vinto. ​