Ecco i freni green, grande successo della ricerca a guida Brembo

20/03/2019

 Concluso il Progetto Ue Lowbrasys. Realizzato un impianto basato sulla ceramica e un mix di tecnologie capace di ridurre le emissioni di particolato del 50%.

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​Tecnicamente si chiama “Lowbrasys”, acronimo di Low environmental impact Braking System, ed è la sfida che Brembo ha annunciato di aver vinto come capofila delle 10 grandi realtà internazionali, 5 aziende e 5 istituzioni scientifiche, che hanno partecipato a questo progetto di ricerca avanzato finanziato per oltre 80% dall’Unione Europea con circa 7,5 milioni di euro.

Il risultato è stata la progettazione di un impianto frenante estremamente innovativo che ha integrato la ceramica tra i materiali costruttivi, è gestito da un software per distribuire al meglio la frenata e utilizza filtri che "catturano" le particelle, con una app scaricabile sul proprio smartphone che giudica lo stile di guida e invita a renderlo più sostenibile. È grazie a questo mix di tecnologie che la frenata diventerà più ecofriendly e abbatterà le emissioni di particolato.


 

 

 
 

In sostanza la frenata sarà controllata da un software che ottimizza il consumo di pastiglie e dischi, con un un'app che valuta in tempo reale la prestazione di guida segnalando se questa comporta un eccessivo consumo di carburante e di freni, e con il recupero del pulviscolo prodotto convogliato verso un punto di filtraggio.

“Questo risultato è un esempio virtuoso”, spiega Roberto Vavassori, Business Development & Marketing Brembo, “di collaborazione tra realtà diverse. È importante capire che ogni Paese europeo è troppo piccolo per fare da solo e che invece la cooperazione porta a grandi risultati. Da questo progetto avremo due importanti ricadute. Il know-how, che significa maggiore competenza, e nuove soluzioni per il mercato, con il valore della conoscenza che farà sempre più la differenza tra un'azienda normale e un'azienda di successo”.

Il progetto Lowbrasys è stato finanziato con il programma “Horizon2020” della Commissione Europea, con l’obbiettivo di accelerare la ricerca, lo sviluppo e la validazione di tecnologie e metodologie che permettano un efficiente uso di tecnologie pulite nel trasporto su strada. La sfida era quella di sviluppare una nuova generazione di tecnologie, materiali e consigli per migliorare l’impatto della circolazione stradale sulla salute e l’ambiente attraverso un progetto strutturato, condiviso e globale per un sistema frenante innovativo a basso impatto ambientale, capace di ridurre micro e nano particelle almeno del 50%.


 

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