La gestione e l’impiego delle risorse idriche
Il cambiamento climatico e in particolar modo l’aumento dei periodi siccitosi e dei fenomeni meteorologici estremi ad esso correlati alterano la disponibilità di acqua dolce, risorsa imprescindibile per la sopravvivenza dell’uomo e di qualsiasi settore economico, soprattutto nelle aree geografiche caratterizzate da una scarsa disponibilità idrica. Pertanto, la sfida che si pone alle istituzioni e alle aziende che fanno maggiore uso di risorsa idrica è quella di
gestire il consumo di acqua in maniera equa, in modo tale da non renderlo un fattore di interruzione del business o di pregiudizio per i cicli naturali degli ecosistemi o di disuguaglianza sociale. Per questo motivo, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riconosce l’importanza dell’acqua, principalmente negli Obiettivi 6 e 14, ma anche in tutti gli altri Obiettivi legati all’acqua in modo diretto o indiretto.
Brembo, i cui processi produttivi hanno un
fabbisogno di risorse idriche quantificabile in circa 1.620 Ml, ha definito una
strategia che agisce su più fronti: promuovere un consumo razionale dell’acqua, riducendone progressivamente l’utilizzo nei propri processi produttivi, favorire la
minimizzazione dell’uso di possibili inquinanti che potrebbero avere un impatto negativo sull’ambiente e favorirne l’approvvigionamento da fonti alternative, quali ad esempio il recupero da altri processi. In particolare, Brembo fa uso della risorsa idrica per il raffreddamento degli impianti e dei forni fusori, per i trattamenti superficiali e per la preparazione dei liquidi lubrorefrigeranti, ossia delle specifiche emulsioni di olio al 7-10%, necessari per il raffreddamento ed evacuazione del truciolo nelle lavorazioni meccaniche. L’attività produttiva di Brembo, dunque, può generare degli impatti rilevanti in termini di quantità di acqua consumata, contribuendo all’impoverimento della risorsa nelle aree a bassa disponibilità o anche in termini di contaminazione delle acque, seppur in misura meno significativa.
Relativamente alle performance sull’acqua, nel 2023 sono stati
prelevati complessivamente circa 1.620 Ml di acqua, in leggera crescita rispetto al trend degli ultimi anni. Il dato complessivo risente principalmente dell’aumento dei volumi produttivi registrato in quasi tutti gli stabilimenti del Gruppo.
La fonte principale di approvvigionamento resta quella da
rete pubblica (circa il 73%) che, oltre ad assicurare un’adeguata qualità, garantisce un approvvigionamento costante nel tempo.
In merito agli scarichi idrici, la quasi totalità di questi è destinata alle fognature consortili a cui i siti sono collegati e solo in minima parte (meno dell’1%) sono destinati ad altre tipologie di scarico (ad esempio scaricati in corpi idrici superficiali o scaricati nel sottosuolo). In tutti i casi, le acque di scarico sono preventivamente soggette alla verifica del rispetto dei parametri di accettabilità definiti dalle specifiche legislazioni locali.
Il
Sistema di Gestione Ambiente ed Energia di Brembo non riguarda solo i consumi energetici, ma anche quelli idrici. Infatti, nell’ambito del Sistema Brembo, la
procedura Water Management ha stabilito
requisiti e divieti per assicurare l’utilizzo razionale della risorsa e la
protezione da ogni possibile contaminazione accidentale. I requisiti definiti hanno carattere di obbligatorietà per ogni stabilimento Brembo, assicurando in tal modo un’applicazione omogenea di tale procedura. In particolare, per quanto riguarda il rischio di contaminazione delle matrici ambientali da parte degli scarichi idrici, le richieste della procedura sono altrettanto stringenti: infatti, è richiesto il
rispetto di limiti ridotti fino al 60% rispetto a quelli fissati dalla normativa locale. Di conseguenza, ogni sito è tenuto ad adottare tutte le azioni opportune per assicurare che la concentrazione degli inquinanti agli scarichi resti nel tempo sempre al di sotto di tale soglia, ad esempio utilizzando prodotti o sostanze meno impattanti o tramite tecnologie di trattamento delle acque di scarico. Nell'ambito del Sistema di Gestione, ogni stabilimento effettua una
valutazione del rischio e delle opportunità per ogni processo e fase produttiva che ha impatti sull'acqua. Il risultato dell'analisi genera, per le aree individuate ad alto rischio o con opportunità rilevanti,
azioni di mitigazione o di altra natura necessarie a
cogliere l'opportunità offerta. Contestualmente all'analisi del rischio, è condotta annualmente a livello centrale, e su tutto il perimetro aziendale,
una valutazione del rischio finalizzata a determinare l'esposizione per ogni sito del Gruppo, a fattori di rischio relativi alla qualità e disponibilità di acqua dell'area, negli scenari attuali (current conditions)
e in quelli futuri (future scenarios). Questa valutazione è effettuata per mezzo della metodologia definita dal
World Resource Institute (WRI) AQUEDUCT.