Terzultimo appuntamento della stagione per la MotoGP che completa il trittico consecutivo extraeuropeo in Malesia, già teatro di 31 edizioni.
Questa però sarà soltanto la numero 24 a Sepang perché in precedenza si gareggiava a Shah Alam e nel 1998, pure a Johor: quell’anno nelle qualifiche della 125 prima Lucio Cecchinello e poi Gino Borsoi colpirono un cobra che aveva invaso la pista ma i piloti se la cavarono senza ferite.
I dati del GP
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Petronas Sepang International Circuit da 5,5 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 6 presenta un indice di difficoltà di 5, complici le temperature critiche, sia per il clima tropicale che per l’elevato numero di frenate e la loro durata.
I piloti usano i freni 11 volte al giro per un totale di oltre 38 secondi, pari ad un terzo della gara.
La curva più dura
La curva più dura del Petronas Sepang International Circuit per l’impianto frenante è la prima: le MotoGP passano da 320 km/h a 69 km/h in 5,7 secondi in cui percorrono 273 metri grazie al carico di 5,7 kg sulla leva del freno.
La decelerazione è di 1,5 g e la pressione del liquido freno Brembo tocca gli 11,1 bar.
1 + 1 fa 3
La pinza monoblocco Brembo GP4 impiegata in MotoGP è contraddistinta da un sistema di amplificazione che permette di amplificare la coppia frenante.
Quando il pilota aziona il freno, infatti, questo sistema genera una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni.
A parità di forza esercitata sulla leva, quindi, la coppia frenate risulta aumentata rispetto ad una pinza tradizionale.
Il vantaggio è evidente perché al pilota non è richiesto uno sforzo supplementare, evitando quindi una ulteriore sollecitazione dei suoi arti superiori.
Peraltro, a Sepang i piloti devono obbligatoriamente optare fra i dischi in carbonio da 340 mm e da 355 mm, più grandi e quindi più pesanti degli esemplari da 320 mm.
Il loro utilizzo si rende necessario per una migliore dispersione termica del calore ma se non ci fosse la pinza amplificata i piloti dovrebbero esercitare un carico sulla leva decisamente superiore.
La prima radiale
Oltre ad essere la prima edizione ospitata dal circuito di Sepang, il GP Malesia del 1999 fu teatro anche di altre due prime volte: ad imporsi nella classe 500 fu Kenny Roberts Jr con la Suzuki dotata di pinze Brembo.
Per il pilota statunitense si trattò del primo GP vinto, così come fu anche il primo trionfo delle pinze radiali in 500, introdotte l’anno prima da Brembo sulle Aprilia 250.
In classe regina la prima Casa a usarle fu invece la Suzuki che anche grazie ad esse nel 1999 conquistò 4 GP, dopo essere rimasta a secco nel precedente triennio.
Arriva la fiera
La settimana prossima la Fiera di Milano sarà teatro dell’Esposizione Internazionale delle due ruote (EICMA) che celebra i 110 anni di vita.
Sin dagli anni Settanta Brembo è protagonista di EICMA, equipaggiando decine di modelli che in Fiera vengono presentati al pubblico.
Anche quest’anno è pronta ad accogliere tutti gli appassionati di moto all’interno del proprio stand nel padiglione 5: un'opportunità unica di vedere da vicino le innovazioni della MotoGP, le migliori soluzioni Brembo per il primo impianto oppure l’intera gamma di soluzioni a ricambio, suddivisa in tre famiglie di prodotto: Brembo Prime, Brembo Xtra e Brembo Upgrade.
Ogni cluster di prodotto Brembo raggruppa prodotti a ricambio che presentano caratteristiche simili, sia in termini di utilizzo finale delle soluzioni, sia in termini di posizionamento di mercato. L'obiettivo è supportare e facilitare la scelta dei clienti Brembo, in base alle loro specifiche esigenze e per rispondere adeguatamente alle diverse richieste dell'Aftermarket, in continua evoluzione.