Marc Marquez è l’assoluto dominatore della stagione 2025 della MotoGP. Il trentaduenne spagnolo ha infilato un filotto di vittorie, sia nei GP canonici che nelle Sprint, mettendo una seria ipoteca sul titolo fin dalle prime gare. 

L’aveva già fatto nel 2014 e nel 2019 con la Honda ma ai tempi, complice la Honda RC213V che appare molto differente dalla Ducati Desmosedici GP25 che guida quest’anno, il suo stile di guida era differente, specie in frenata: in alcuni frangenti Marc faceva derapare il posteriore per cercare di recuperare in staccata il tempo perduto, in altri pinzava talmente forte sull’anteriore da sollevare la ruota dietro.

 

Il Marquez odierno invece guida più pulito, come lui stesso ha ribadito in più di un’occasione: «Dopo i miei infortuni non mi è più permesso guidare in modo aggressivo per molti giri. 

Ho dovuto adattare il mio stile alla nuova condizione fisica. 

Ora sono più fluido e anche più veloce». Il tutto forzando molto meno rispetto agli anni in cui era in sella alle moto giapponesi, anche se con entrambe le moto si è sempre servito dei componenti frenanti Brembo.

 

La sua superiorità ha tolto interesse alla contesa, tuttavia non rappresenta un’eccezione nella storia della classe regina perché periodicamente abbiamo assistito a piloti che hanno “ammazzato” il campionato fin dai primi vagiti, per poi continuare a macinare punti fino alla conclusione dell’annata.

 

Poiché il numero dei GP stagionali si è moltiplicato con il passare dei decenni, oltre tutto con l’aggiunta nel 2023 delle Sprint, e il sistema di punteggio è cambiato più volte, avrebbe poco senso mettere a confronto i punti totalizzati anno per anno dai vari piloti.

 

Nel tentativo di uniformare il tutto, abbiamo pensato di rapportare la percentuale di punti conquistati dal campione del mondo al massimo disponibile per ciascuna stagione.

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Eccovi quindi le 10 migliori prestazioni di tutti i tempi, in attesa di scoprire se Marc Marquez riuscirà ad entrare in questa classifica. O meglio a bissare la propria presenza visto che già compare.
10° posto: 367 punti su 425 - 86,35%

L’annata 2005 di Valentino Rossi è quella del 5° titolo consecutivo in classe regina, il 2° con la Yamaha, ma il 7° con Brembo che gli era già accanto in 125 e 250. 
Diciassette i GP stagionali, in 16 dei quali il numero 46 sale sul podio: unica eccezione il GP Giappone in cui cade. 
Per Valentino 11 vittorie stagionali, 3 secondi posti e 2 terzi che gli fruttano 367 punti su un massimo di 425: 86,35% la percentuale.

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9° posto: 56 punti su 64 - 87,50%

Nel 1963 il Campionato del Mondo della classe 500 è articolato su 8 GP ma ai fini della classifica finale sono presi in considerazione solo i 5 migliori risultati di ciascun pilota. 
In sella alla MV Agusta, Mike Hailwood inizia la stagione vincendo il Tourist Trophy con oltre un minuto di vantaggio, ma poi ad Assen è costretto al ritiro. 
Mike the Bike si riscatta vincendo i 6 GP restanti: per lui 48 punti su 56, pari all’87,50 per cento.

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8° posto: 420 punti su 475 - 86,01%

L’ultima stagione trionfale di Marc Marquez con la Honda, prima della serie di gravi infortuni, è il 2019. I GP disputati sono 19 e lo spagnolo riesce a salire sul podio in 18 occasioni: fallisce solo nell’amata Austin, quando finisce a terra per un problema tecnico. 
Per lui 12 vittorie stagionali e 6 secondi posti che gli fruttano la bellezza di 420 punti dei 475 assegnati per un inimmaginabile 86,01 per cento.

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7° posto: 355 punti su 400 - 88,75%

Il 2002 è l’anno in cui la 500 cede il posto alla MotoGP: l’abbandono dei due tempi a favore dei motori a quattro tempi ha conseguenze anche sui freni, riprogettati per potenze e masse superiori. 
Honda si presenta con la splendida RC211V guidata da Valentino Rossi: 11 vittorie di cui 8 nei primi 9 GP, 4 secondi posti e il ritiro a Brno per un problema ad una gomma. Per lui 355 punti su 400: 88,75 per cento.

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6° posto: 357 punti su 400 - 89,25%

Il campionato seguente vede ancora Valentino Rossi sulla Honda, ma è l’ultimo prima dell’addio. Il Dottore realizza l’en plein di podi: 16 in 16 GP stagionali, un’impresa senza eguali nel terzo millennio. 
Da record anche i 12 giri veloci in gara. Meno implacabile è invece in termini di vittorie, 9, ma solamente 3 nei primi 9 GP. 
Cinque i secondi posti e 2 i terzi con cui sale a 357 punti, per un 89,25 per cento.

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5° posto: 317 punti su 350 - 90,57% 

Il 1994 è l’anno dell’esplosione di Mick Doohan, rinato dopo l’incidente del 1992 ad Assen anche grazie alla pompa pollice Brembo: attraverso il pollice sinistro, aziona il freno posteriore della sua Honda, sopperendo ai problemi di mobilità della gamba destra. 
L’australiano conclude tutti i 14 GP sul podio, vincendone 9, di cui 6 consecutivi a metà stagione, arrivando secondo 3 volte e terzo 2, per un 90,57 per cento.

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4° posto: 340 punti su 375 - 90,67%

Tre anni dopo Mick Doohan alza l’asticella, sempre assistito dalla NSR500 e dai freni Brembo in carbonio. 
L’australiano è un rullo compressore: vince 12 dei primi 13 GP, arrivando secondo nel restante a Jerez, preceduto da Alex Criville. 
È secondo anche in Indonesia, beffato per 69 millesimi da Okada e all’ultimo round cade in Australia quando è in fuga. Si ferma così a 340 punti su 375, per il 90,67 per cento.

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3° posto: 150 punti su 165 - 90,91% 

In classifica non poteva mancare il pilota più vincente di tutti i tempi. Signore e signori, Giacomo Agostini, l’unico al mondo ad aver conquistato 8 titoli della classe regina. 

Nel 1970 i GP della 500 sono 11 ma si scartano i 5 peggiori risultati. Ago e la MV Agusta sono ormai un tutt’uno e si aggiudicano i primi 10 GP stagionali. 

Ne manca solo uno ma Agostini non si presenta. Totale 150 punti su 165, per il 90,91 per cento.

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2° posto: 56 punti su 56 - 100%

Nel 1959 i GP della classe 500 sono sette. 

John Surtees con l’MV Agusta non si limita a vincere, come dimostrano i distacchi rifilati al secondo: 91 secondi al GP Francia, oltre 5 minuti al Tourist Trophy, un minuto e 52 secondi ad Assen, poco meno in Belgio, un minuto e 14 secondi al Nazioni, 29 secondi all’Ulster GP e “appena” 14 secondi in Germania. Le vittorie sono 7, anche se contano solo 4. Cento per cento.

1° posto: 80 punti su 80 - 100%

Con il passaggio di Mike Hailwood alle auto, nel 1968 la Honda saluta le competizioni a due ruote. 
Ne approfittano l’MV Agusta e Giacomo Agostini, una spanna sopra tutti gli altri: vincono tutti e 10 i GP e in 3 occasioni, al Nurburgring, al Sachsenring e a Imatra riescono persino a doppiare tutti i rivali. 
Merito di un mix di prestazioni impareggiabili e affidabilità estrema.

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Brembo non era presente sulle moto dei primi 3 in classifica avendo esordito nell mondiale 500 solo nel 1976. 
Tuttavia da un decennio Brembo ha conquistato il 100 per cento dei punti assegnati in MotoGP dal momento che dal 2016 tutti i team della classe regina si affidano solo ai freni Brembo, pur in assenza di vincoli regolamentari.

E Marquez? 

Al momento (dopo il GP di San Marino e della Riviera di Rimini) Marc Marquez ha totalizzato, nella stagione 2025, l’86,01% dei punti disponibili. 
Mancano ancora diversi GP al temine della stagione e lo spagnolo è molto vicino a eguagliare, o addirittura migliorare, l’88,42% di punti ottenuti a fine stagione nel 2019.

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