La Ducati come la Honda, 22 vittorie consecutive in MotoGP. Ecco le strisce vincenti più lunghe di ciascuna Casa

Con il successo timbrato da Johann Zarco a Le Mans (Francia), l’11 maggio scorso, in sella alla Honda del team di Lucio Cecchinello, la Casa giapponese ha interrotto la serie di vittorie consecutive Ducati in MotoGP che si ferma così a 22. Allo tempo la Honda ha evitato che Ducati la superasse nel record di vittorie consecutive in MotoGP e 500 che vede oggi appaiate Honda e Ducati con 22 vittorie consecutive. 

Nonostante l’ex-aequo con Hondo si tratta comunque di  traguardo eccezionale per Ducati che si confronta con i colossi giapponesi che vantano un’esperienza nelle competizioni risalente agli anni Sessanta. Ducati invece non ha mai gareggiato nella classe 500 ed è entrata in MotoGP  solo nel 2003. L’ha fatto sempre impiegando i sistemi frenanti  Brembo che sono suoi fedeli compagni di viaggio anche per l’intera produzione di serie, così come per le moto che gareggiano nel Mondiale Superbike.

Il nuovo record di successi consecutivi in 500-MotoGP è lo stimolo per dare un’occhiata al maggior numero di vittorie di fila ottenute da ciascuna Casa motociclistica in classe regina. Attenzione, non mancheranno le sorprese.

1) Ducati 22 vittorie di fila

Nel 2024, in MotoGP, la Casa di Borgo Panigale ha sfiorato l’en plein, vincendo 19 dei 20 GP stagionali. Unica eccezione il GP Americhe che è andato all’Aprilia grazie a Maverick Viñales. 

Dal successivo GP Spagna la Ducati ha vinto i restanti 17 GP e i primi 6 di quest’anno, alternando sul gradino più alto del podio 5 piloti: Francesco Bagnaia, Marc Marquez, Enea Bastianini, Alex Marquez e Jorge Martin, laureatosi campione del mondo 2024. 

Una superiorità schiacciante, frutto delle qualità delle Desmosedici GP23, GP24 e GP25, inavvicinabile per la concorrenza. I freni Brembo invece li impiegano tutti i piloti MotoGP dal 2016.

2) Honda 22 vittorie di fila

Loris Capirossi ha regalato la prima vittoria alla Ducati in MotoGP, nel 2003, e nel 1996 trionfando in Australia con la Yamaha ha interrotto la striscia vincente della Honda in 500. Striscia che è ripartita al GP Malesia 1997 ed è continuata fino all’anno dopo ad Assen: 22 vittorie consecutive, grazie principalmente a Mick Doohan, sul gradino più alto del podio 15 volte. 

Alla serie hanno contribuito anche Alex Criville con 4 vittorie, Tadayuki Okada, Max Biaggi e Carlos Checa con una ciascuna. Tutti questi successi hanno come comune denominatore la Honda NSR500 e le pinze Brembo che ai tempi erano però ancora assiali. 

3) MV Agusta 20 vittorie di fila

Gli anni Sessanta sono contraddistinti dal dominio MV Agusta in 500 a cui cercò di opporsi la Honda con il fenomenale Mike Hailwood. Quando però, a fine 1967, Mike the Bike passò alle auto, Giacomo Agostini ebbe vita facile. Nel 1968 Ago vinse tutti e 10 i GP stagionali con un vantaggio sul primo dei piazzati sempre superiore ai 30 secondi. 

Non contento, anche l’anno dopo Agostini conquistò i primi 10 GP, ma poi il team rinunciò per protesta a gareggiare al GP delle Nazioni, che quell’anno venne spostato a Imola. Vinse Alberto Pagani su LinTo, interrompendo una striscia di 20 vittorie di fila dell’MV Agusta. 

4) Suzuki 8 vittorie di fila

Dal 1976 al 1982 la Suzuki fu la moto più ambita della 500, tanto da conquistare 4 titoli iridati Piloti e 48 gare. Ciò nonostante non è mai riuscita ad ottenere lunghe strisce vincenti: il proprio record è di 8 vittorie di fila, ottenuto nei primi 8 round del Mondiale 1977. 

L’ultima gara dell’anno prima l’aveva vinta, a sorpresa, Agostini con una vetusta MV Agusta. Nel 1977 però Barry Sheene si aggiudicò 6 dei primi 8 GP, mettendo una serie ipoteca sull’iride e gli altri 2 andarono a Jack Findlay e Wil Hartog, anch’essi con la Suzuki RG500. A fermare la serie fu Johnny Cecotto, vincendo in Finlandia in sella a una Yamaha davanti alla bellezza di 8 Suzuki.

5) Gilera 6 vittorie di fila

Prima di Ducati e ancora prima di MV Agusta, un altro produttore italiano dettò legge nella 500. Si tratta della Gilera che dal 1950 al 1957 conquistò 6 titoli iridati Piloti e 5 Costruttori. Ai tempi però il Mondiale era composto da un massimo di 8 GP e questo impedì alla Casa di Arcore di infilare strisce vincenti importanti. 

Il picco lo raggiunse nel 1955, aggiudicandosi i primi 6 GP: 4 con Geoff Duke, uno con Reg Armstrong e un altro con Giuseppe Colnago. La serie sarebbe potuta continuare all’Ulster GP ma la Gilera marcò visita, essendo già certa di entrambi i titoli. A Dundrod si impose Bill Lomas con la Moto Guzzi.

6) Yamaha 6 vittorie di fila

La Casa dei tre diapason ha conquistato 3 titoli consecutivi della classe regina dal 1978 al 1980 con Kenny Roberts, dal 1990 al 1992 con Lawson e Rainey e dal 2008 al 2010 con Rossi e Lorenzo eppure non è mai andata oltre 6 successi consecutivi. Il suo record risale al controverso 2015, contraddistinto dal duello tra Jorge e Valentino e dall’ultimo anno delle pinze Brembo in alluminio-litio: in Argentina trionfò il Dottore ma poi salì in cattedra il maiorchino, vincendo a Jerez, Le Mans, Mugello e Montmelò. Rossi rispose imponendosi ad Assen ma poi arrivò il Sachsenring e la serie si interruppe per mano della Honda di Marc Marquez anche quella con freni Brembo. 

La striscia vincente lunga 30 anni, e oltre

Se vi state chiedendo qual è la striscia positiva più lunga di un Brand nella classe regina le Motomondiale la risposta è Brembo. Con il successo di Le Mans sono 513 le vittorie consecutive di Brembo nella classe regina del motomondiale, che non perde una gara della classe regina ( 500 cc prima e MotoGP) esattamente 30 anni.  

L’ultima vittoria di una moto priva di freni Brembo nella classe regina del motomondiale risale al 21 maggio del 1995. Non perché i freni Brembo siano imposti dal regolamento: negli ultimi 30 anni tutti i migliori piloti hanno scelto sempre sistemi frenanti Brembo, consapevoli che, per andare forte bisogna saper frenare forte. Una striscia vincente destinata ad allungarsi ulteriormente dal momento che ad oggi tutti i piloti della MotoGP sono equipaggiati con freni Brembo. 

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